Spieghiamo cos’è il Circolo delle Quinte e perché è importante conoscerlo, con parole semplici e con la consueta Infografica in Pdf da scaricare gratis.
Il Circolo delle Quinte è un argomento basilare della Teoria Musicale e nei manuali di Teoria musicale. Infatti, di solito, si trova nei primissimi capitoli.
Invece io, che sono anni che scrivo Lezioni di Chitarra su questo Blog, ne parlo solo ora.
Perché?
Perché l’approccio classico allo studio della musica – quello per così dire istituzionale – è strutturato per formare i professionisti che un giorno andranno a suonare nelle orchestre (ma quanti di loro?).
Questo approccio è però del tutto inappropriato per i semplici appassionati, spesso autodidatti, che cominciano strimpellando una Chitarra e poi vorrebbero provare a capirci qualcosa di più.
Lo so perché sono stato io stesso (in gran parte) autodidatta e se qualcuno mi avesse parlato del Circolo delle Quinte quando ero ai primi passi con la teoria musicale, avrei mollato la musica il giorno dopo (e forse sarebbe stato meglio… ).
Quando un autodidatta cerca di capire cosa sia il Circolo delle Quinte, si trova davanti a muri di parole astruse, che non è in grado di decifrare perché non ne ha i mezzi.
Oppure ad articoli o video lezioni che lo descrivono in modo eccessivamente sommario.
Qui ho cercato di spiegarlo in modo approfondito ma con parole semplici.
Tuttavia ci sono degli argomenti che devi conoscere prima.
Argomenti che devi conoscere per capire il Circolo delle Quinte
Diciamo che come minimo devi avere presente cosa sia una Scala musicale, cosa sono e come si chiamano i Gradi della Scala e cosa sono gli Intervalli musicali.
Sarebbe bene anche che tu avessi chiaro cosa sono i Modi della Scala Maggiore.
Se qualcosa di queste non ti suona familiare, clicca sul link e corri a leggerla.
→ Scala musicale: cos’è e a cosa serve
→ Intervalli musicali: cosa sono?
Materiale aggiuntivo
Per tutti gli Iscritti è disponibile anche l’Infografica di questa Lezione in formato Pdf Stampabile
Per i Finanziatori c’è anche il Mini Video Corso in 2 Video Lezioni e il Testo in Pdf
Il Circolo delle Quinte è un Disegnino
Ti hanno mai detto: «Vuoi che ti faccio un disegnino?»
Ecco, il Circolo delle Quinte è proprio un disegnino, inventato un sacco di tempo fa da qualche maestro di musica che tentava di far entrare alcuni concetti nella zucca di un allievo.
Sostanzialmente è un’Infografica nata prima dell’invenzione delle infografiche.
Ok, dirai tu, è un disegnino; ma per spiegare cosa?
Per spiegare come sono collegate le diverse Tonalità fra loro.
Facciamo un passetto indietro.
Contare 5 note
Se hai letto e capito la lezione sui Gradi della Scala musicale, sai che in ogni tonalità esistono tre gradi che ricoprono ruoli particolarmente importanti:
1) La Tonica
2) La Dominante
3) La Sottodominante
Una cosa di cui non abbiamo mai parlato prima è che queste tre note possono essere l’una la Quinta dell’altra.
Prendiamo una tonalità a caso: Do maggiore.
La Tonica è Do, la Dominante è Sol e la sottodominante è Fa.
Fa → (intervallo di Quinta) → Do → (intervallo di Quinta) → Sol
Ti ricordo che gli intervalli musicali si calcolano contando i gradi della scala, compresi il primo e l’ultimo.
Ecco le note della tonalità di Do maggiore, partendo dal Fa:
Fa – Sol – La – Si – Do – Re – Mi – Fa – Sol
Se conti 5 note partendo dal Fa, vedi che Do è la quinta di Fa e Sol è la Quinta di Do.
Se conti al contrario (da destra a sinistra), vedi che Do è la Quinta discendete di Sol e Fa è quella di Do.
Aspetta a sbuffare, dammi il tempo di spiegarti cosa te ne frega.
Ti sei mai chiesto come fare a sapere quali e quanti diesis o bemolle ci sono in una certa tonalità?
Come fare per sapere al volo di che note è composta, non so, la scala di Fa diesis maggiore?
Grazie al Circolo delle Quinte, naturalmente!
Scale maggiori
Ora, se hai letto e capito la Lezione sulle Scale Modali, sai che è possibile costruire una scala a partire da qualsiasi nota della Scala Maggiore. E che a partire…
→ dal Primo grado si ottiene una scala Ionica (cioè una Scala Maggiore normale);
→ dal Quinto Grado si ottiene una scala Misolidia, cioè una scala Maggiore ma con la Settima minore;
→ dal Quarto Grado si ottiene una scala Lidia, cioè una Scala Maggiore ma con la Quarta aumentata.
Prendiamo una tonalità a caso: Do maggiore.
Costruiamo le nostre tre scale maggiori.
→ A partire dal Primo grado si ottiene una scala di Do maggiore;
→ A partire dal Quinto Grado si ottiene una scala di Sol Maggiore ma con la Settima minore (Fa);
→ A partire dal Quarto Grado si ottiene una scala di Fa Maggiore ma con la Quarta aumentata (Si).
E adesso torniamo al nostro bravo Circolo delle Quinte e scopriamo la magia.
Analizziamo il Circolo delle Quinte
Il Circolo delle Quinte si disegna scrivendo le 12 note della Scala Cromatica lungo il quadrante di un orologio.
Solo che lo note sono ordinate per Quinte.
Adesso lo leggiamo tutto, per decifrare cosa c’è scritto.
Alle ore 12:00 c’è la nota Do.
Alle ore 1:00 c’è il Sol, che è la quinta del Do.
Alle ore 11:00 c’è il Fa, che – come abbiamo visto – è la Quinta discendente del Do.
Come abbiamo visto prima, possiamo costruire una Scala di Sol usando le note della Scala di Do maggiore. E viene fuori questa cosa qua:
Sol – La – Si – Do – Re – Mi – Fa – Sol
Che a noi non va bene, perché Fa è la Settima minore di Sol.
E una brava Scala Maggiore per bene deve avere la Settima Maggiore.
Perciò, dobbiamo rimetterla in riga e alzare la sua Settima di un semitono.
Dobbiamo aggiungere un Diesis e trasformare il Fa in Fa#.
Infatti la Scala di Sol maggiore è:
Sol – La – Si – Do – Re – Mi – Fa#
E questa è la differenza che corre tra un Do Maggiore e un Sol Maggiore.
Il Do Maggiore ha il Fa naturale.
Il Sol Maggiore ha il Fa diesis.
Proseguendo lungo il quadrante del nostro orologio delle note, alle ore 2:00 troviamo il Re, che è la Quinta del Sol.
Questa volta usiamo le note della Scala di Sol Maggiore per costruire una Scala che parte dal Re.
E come prima viene fuori una Scala maggiore con la Settima minore: dobbiamo mettere il Diesis sulla Settima, trasformando il Do in Do#.
Quindi la scala di Re Maggiore avrà due diesis:
1) Il Fa diesis
2) Il Do diesis
Infatti la Scala di Re Maggiore è così:
Re – Mi – Fa# – Sol – La – Si – Do#
E via di seguito.
A ogni tacca dell’orologio, si aggiunge un Diesis.
Un sacco di diesis
Alle ore 3:00 c’è il La con 3 Diesis:
La – Si – Do# – Re – Mi – Fa# – Sol#
Poi c’è il Mi con 4 Diesis:
Mi – Fa# – Sol# – La – Si – Do# – Re#
Poi tocca al Si con 5 Diesis:
Si – Do# – Re# – Mi – Fa# – Sol# – La#
Poi, salendo di una Quinta perfetta, si arriva al Fa# (infatti tra Si e Fa naturale corre un intervallo di Quinta Diminuita).
E abbiamo 6 Diesis:
Fa# – Sol# – La# – Si – Do# – Re# – Mi#
ATTENTO!
Hai notato l’ultima nota?
Non ti suona strana?
Esatto, se mettiamo il Diesis al Mi otteniamo un Fa.
Il problema è che quella nota non può chiamarsi Fa, perché siamo in tonalità di Fa Diesis; e il Fa non può essere al tempo stesso Diesis e naturale.
Perciò quella nota non possiamo chiamarla Fa. Deve chiamarsi Mi diesis.
Poi andiamo al Do# e troviamo 7 Diesis:
Do# – Re# – Mi# – Fa# – Sol# – La# – Si#.
Stesso discorso di prima: il Si# sarebbe Do, ma in questa tonalità il Do è diesis.
Perciò quella nota si chiama Si Diesis
E qui ci fermiamo.
Perché se proseguissimo ci troveremmo a dover mettere l’ottavo diesis.
Infatti saremmo costretti a usare un Fa## (doppio diesis)!
Otto diesis su sette note è un po’ eccessivo.
L’Orologio all’indietro
Adesso torniamo al nostro bravo Do, che se ne sta tranquillo in piccionaia, al riparo da questa foresta di diesis.
Ma stavolta facciamo il giro al contrario. Partiamo per un viaggio in senso antiorario.
Andiamo alle ore 11:00 e incontriamo il Fa.
Abbiamo visto che possiamo costruire una Scala di Fa usando le note della Scala di Do Maggiore.
E viene fuori questa cosa qui:
Fa – Sol – La – Si – Do – Re – Mi – Fa
Ma così otteniamo una Scala maggiore con la Quarta aumentata. E questo non si addice proprio a una scala maggiore che si rispetti.
Per ottenere una Scala Maggiore normale, dobbiamo abbassare la Quarta di un semitono.
Perciò dobbiamo introdurre un bemolle, in modo da trasformare la Quarta aumentata (che nel nostro caso è un Si) in Quarta giusta (Sib).
Infatti la Scala di Fa Maggiore è:
Fa – Sol – La – Sib – Do – Re – Mi
Insomma, quando leggiamo il Circolo delle Quinte in senso orario, a ogni tacca dell’orologio aggiungiamo un Diesis.
Ma quando lo leggiamo in senso antiorario, a ogni tacca aggiungiamo un Bemolle.
E così otteniamo
→ Sib Maggiore: Sib – Do – Re – Mib – Fa – Dol – La
→ Mib Maggiore: Mib – Fa – Sol – Lab – Sib – Do – Re
→ Lab Maggiore: Lab – Sib – Do – Reb – Mib – Fa – Sol
→ Reb Maggiore: Reb – Mib – Fa – Solb – Lab – Sib – Do
→ Solb Maggiore: Solb – Lab – Sib – Dob – Reb – Mib – Fa
→ Dob Maggiore: Dob – Reb – Mib – Fab – Solb – Lab – Sib
E qui ci fermiamo, perché se no arriveremmo a mettere l’ottavo bemolle (con un doppio bemolle su Si).
Quindi, in definitiva, a che cavolo serve il Circolo delle Quinte?
Ora dovresti aver capito l’utilità di questo schema: serve a mostrare con un grafico facile facile quante alterazioni ci sono in ogni tonalità e dove vanno inserite.
Così, se devi scrivere un brano in tonalità di Sol maggiore puoi sapere velocemente che devi mettere un diesis sul Fa.
Ma è ancora più utile quando devi leggere uno spartito: ti basta addirittura contare quante alterazioni sono segnate nella cosiddetta Armatura di chiave.
Guarda qua:
L’Armatura di chiave è il mucchietto di diesis o bemolle che si trovano all’inizio dello spartito, accanto alla Chiave di lettura.
Adesso ti interrogo: in che tonalità siamo?
Tic e tac, tic e tac…
Asino tonto!
Non devi scervellarti! Ti basta contare quanti diesis ci sono!
Sono tre, perciò prendi il disegnino col Circolo delle Quinte e conta tre note in senso orario a partire da Sol:
Sol – Re – La
Quindi il nostro spartito è scritto in tonalità di La Maggiore.
E quali sono queste alterazioni?
Le Settime di queste tre note:
Fa – Do – Sol
Infatti nell’Armatura di Chiave i diesis sono posizionati in corrispondenza delle note Fa, Do e Sol.
Nel caso del bemolle, invece, dobbiamo ricordare che è sempre posizionato in corrispondenza della Quarta della tonalità.
Quindi, in questo caso:
… dobbiamo contare tre Quinte discendenti sotto il Do:
Fa – Sib – Mib
E ognuna di queste tonalità avrà un bemolle sulla propria Quarta:
Sib – Mib – Lab
Infatti nell’Armatura di Chiave ci sono tre simboli di bemolle posizionati in corrispondenza delle note Si, Mi e La.
E il Modo Minore?
Come saprai, ad ogni Tonalità Maggiore corrisponde un relativo Modo Minore.
Se non lo sai, ne ho parlato nell’articolo sulla Scala pentatonica, in quello sulle Scale modali, in quello sulla Scala minore e probabilmente anche in altri che ora non mi vengono in mente.
Ovviamente le relative minori condividono le stesse alterazioni (diesis e bemolle) delle relative maggiori.
Soltanto che nel modo minore può succedere che si aggiungano ulteriori alterazioni, nel caso in cui si trasformino il Settimo grado e/o il Sesto grado da minori a maggiori.
Queste alterazioni spesso, però, non si trovano nell’armatura di chiave, ma vengono inserite lungo lo spartito di volta in volta.
Ma non è detto.
Se non sai di cosa sto parlando, ti consiglio di leggere qua: Scala minore: come è fatta veramente?.
Si può imparare a memoria il Circolo delle Quinte?
Sì, ovviamente!
Basta ricordare la sequenza delle Quinte ascendenti (per i diesis) e quella delle Quinte discendenti (per i bemolle).
Diesis → Sol – Re – La – MI – Si – Fa# – Do#
Bemolle → Fa – Sib – Mib – Lab – Reb – Solb – Dob
Ma siccome per memorizzare questo schema può volerci un po’ di tempo, ti conviene tenerlo sempre a portata di mano, in modo da poterlo consultare al volo ogni volta che ne hai bisogno.
Mini Video Corso e Infografica in Pdf Stampabile
Per tutti gli Iscritti è disponibile l’Infografica in formato Pdf Stampabile.
Per i Finanziatori sono disponibili anche il Mini Video Corso in due lezioni e il Testo della lezione in Pdf Stampabile.
Trovi tutto qui ☟
Se NON sei tra i Finanziatori MA ti interessa saperne di più, trovi tutte le info qui ☞Finanzia.
Se invece NON sei tra i Finanziatori e non ti interessa diventarlo MA vorresti comunque accedere alle Video Lezioni, puoi acquistarle☟
Acquista il Mini Video Corso☟
___________________
Cesare says
Caro Luca, ti ringrazio per la chiarissima esposizione. Mi sono soffermato più volte a “guardare” con occhio … ingegneristico il CdQ. Ho notato un paio di trucchetti mnemonici per ricostruire “al volo” il circolo: se parti dal Do maggiore, alle ore 12, basta ricordare la quinta Sol all’ora 1 e … la quarta Fa alle 11 (ti sei accorto che in senso antiorario abbiamo il … circolo delle quarte?): fissati questi tre punti, alle 2 abbiamo la successiva del Do, ovvero il Re, e alle 3 la successiva del Sol, ovvero La … in altre parole, le “ore” del quadrante si riempiono con la successione Do-Re-Mi-Fa(#) “saltando” un’ora per ogni nota, e riempiendo con la sequenza Sol-La-Si. Analogamente, in senso anti orario, abbiamo la sequenza Do-Si(b)-La(b)-Sol(b), alternata con Fa, Mi(b), Re(b).
Altro metodo: grado 1 DO, in senso orario per arrivare al 5 (Sol) devi aggiungere 4, e cosi via: 5+4=9 9-7=2 (Re), 2+4=6 (La)
6+4=10-7=3 (Mi) e così via … in pratica si conta in “modulo 7”. Idem per la parte bemolle, ma si aggiunge 3 (all’indietro andiamo per quarte!) quindi 1+3=4 Fa +3=7 Si (b) +3=10 10-7=3 (contiamo in modulo 7) Mi(b), ecc.
In pratica, è più facile scriverli che descriverli, ma mi hanno aiutato molto.
Idem per le relative minori.
Altro trucchetto: ricordare la frase “similare soldo fa” e riempire l’orologio all’indietro dalle 5 alle 11 e dalle 10 alle 5 …
Altra chicca del CdQ (non mia): se prendiamo una qualsiasi tonalità, p.e. e semplicità Do e consideriamo le coppie di posizioni del CdQ a dx e sx della tonalità prescelta, sia maggiori che minori: (Do, Lam) (Sol, Mim) (Fa, Rem): abbiamo tutti gli accordi che armonizzano la scala della tonalità considerata, escluso l’accordo sul settimo grado, che è facile da ricordare: un semitono sotto la tonica (nel nostro esempio Sidim), da notare che in tutti gli altri casi l’accordo del 7 grado è “suggerito” dalla posizione dell’alterazione più a dx, p.e. l’accordo sul 7°grado della scala di La maggiore è il Sol#dim, come suggerito dal terzo # in armatura … Magie del CdQ!
Luca Ricatti says
Ciao Cesare,
hai ragione, il Circolo delle Quinti offre un sacco di spunti di riflessione e ci sono molti trucchi per memorizzarlo.
Hai ragione anche a dire che in senso antiorario diventa un “Circolo delle Quarte”. Però attenzione: sono quarte solo se le consideri ASCENDENTI.
Se mantieni il senso di lettura tipo “orologio” e quindi immagini il percorso antiorario come una “discesa”, allora sono Quinte Discendenti.
Non è un particolare di poco conto, se non si capisce la differenza tra Quarte ascendenti e Quinte discendenti si può creare molta confusione. Per esempio quando si vanno a fare degli esercizi di ear training.
Grazie per il commento!
maurizio seggioli says
Ma un metodo veloce per calcolare i diesis e i bemolle nelle varie scale qualcuno lo sa?
Io ne so calcolare solo una in ogni scala che è la nota antecedente la tonica in diesis
Luca Ricatti says
Ciao Maurizio,
è quello che spiego in questo articolo!
Bozzy says
Ciao.
Intanto un grazie infinito a Luca per le sue stupende, chiarissime e divertenti lezioni. Se insegnassero tutti così, probabilmente ci sarebbe molta più cultura nel mondo della musica.
Maurizio, a me anni fa avevano insegnato un metodo (che di fatto si può dedurre dal Circolo delle Quinte).
Prima di tutto devi impararti a memoria la sequenza “Si Mi La Re Sol Do Fa” (quest’ultima spesso resa come “Similare Soldo Fa”, per renderla più mnemonica) e la sua inversa “Fa Do Sol Re La Mi Si”. Queste sono rispettivamente la sequenza di bemolle e la sequenza di diesis che puoi trovare in chiave.
Da qui, prendi la tonalità (maggiore) e segui queste due regole:
– per le tonalità bemolle, segui la sequenza Si Mi La Re Sol Do Fa e metti i bemolle fino a quello successivo alla tonalità, es: Sib -> Sib e Mib in chiave, Reb -> Sib Mib Lab Reb Solb in chiave, ecc.
– per le tonalità non alterate o diesis, segui la sequenza Fa Do Sol Re La Mi Si e metti i diesis fino a quello corrispondente al semitono precedente alla tonalità, es: Sol -> Fa# in chiave, La -> Fa# Do# Sol# in chiave. C’è l’eccezione del Do, che non ha nulla in chiave, e del Fa, che non ha diesis bensì un solo bemolle, il Sib.
In pratica, imparata la filastrocca, si tratta di ricordare che per le tonalità bemolle devi mettere un bemolle in più oltre la nota della notalità, e per le naturali o diesis devi calare di mezzo tono e mettere i diesis fino a lì.
Spero ti sia utile 😉
Luca Ricatti says
Grazie a te Bozzy!
Carina la filastrocca!
Massimo says
Ciao, io non riesco a capire perché andando indietro nel circolo delle quinte dal fa si passa al Si bemolle. Grazie
Luca Ricatti says
Ciao Massimo,
non riesci a capire perché evidentemente non ti è chiaro come funzionano gli Intervalli, ma a tutto c’è rimedio!
Il Circolo delle Quinte funziona «per Quinte» o, per essere precisi, «per Quinte Giuste». Una Quinta Giusta è una distanza precisa tra due note, è come se dici che esci di casa per percorrere esattamente 500 metri: dove arrivi arrivi!
Se parti dal Fa e percorri una Quinta Giusta all’indietro arrivi al Sib. Se ti fermassi al Si naturale non avresti percorso una Quinta Giusta, ma una Quinta Diminuita.
Comunque ti consiglio di leggere la Lezione sugli Intervalli, che sta qui ☞https://www.lucaricatti.it/intervalli-musicali/
giorgio says
una delle lezioni + esaustive sull’argomento,complimenti
Luca Ricatti says
Grazie Giorgio!
Simon says
Ciao Luca, ti volevo fare i complimenti per le tue spiegazioni. Ti scrivo per farti notare un piccolo errore nel grafico del circolo delle quinte all’inizio della lezione .
Da come ho appreso la tonalità di Fa# dovrebbe avere 6 alterazioni però nel grafico sono segnate 7 in chiave. Sicuramente sarà stata una svista.
Intanto ti ringrazio del tuo lavoro.
Luca Ricatti says
Ciao Simon,
hai perfettamente ragione! ?
Ho incollato sotto il Fa# la stessa armatura di chiave del Do#.
In Tonalità di Fa# ci sono 6 alterazioni, il Si è naturale.
Purtroppo per correggere questa svista devo rifare daccapo tutta l’Infografica. Appena posso la rifaccio, ovviamente.
Grazie mille per la tua segnalazione!
E complimenti, questo tuo messaggio mi fa piacere perché dimostra che hai capito bene! ?
Francesco says
Ciao Luca e piacere di conoscerti , mi diverto con la chitarra dal alcuni anni ne ho 50 da poco 🙂 , pur non essendo bravo mi appassiona molto anche lo studio dell’armonia e ho letto molte cose in merito a questo e altro.
La tua esposizione è semplice chiara e scorrevole , apprezzo anche lo sforzo grafico che fai che rende il tutto perfetto e leggibile sia per il contenuto sia per scelte grafiche.
Mi hai aiutato a comprendere qualche ‘pezzo’ che mi era sfuggito, Grazie!
Mi sono iscritto da un ora , leggero tutto , ottimo anche Telegram
Dopo essermi iscritto non ho capito se esiste una Login …., credo di no visto che il sito non chiede una password, sicuramente vedro’ meglio , mi occupo di informatica da sempre 🙂
complimenti ancora per il tuo ottimo lavoro e grazie ancora
Francesco
Luca Ricatti says
Ciao Francesco,
grazie a te!
Appena ti iscrivi ti arriva l’email con tutte le informazioni per accedere all’Area Riservata, nella quale c’è tutto il materiale aggiuntivo.
Se hai dubbi contattami pure su Telegram!
Achille says
ottimo lavoro
Luca Ricatti says
Grazie Achille!
Anthony C. says
Ciao, bell’articolo. Molto ben fatto. Io per leggere al volo la chiave di un brano mi avvalgo di 2 metodi.
Per i bemolle basta prendere la penultima nota che indicherà precisamente la tonalità maggiore a cui si riferisce. Prendiamo ad esempio il Mib, secondo la filastrocca Si(b)-Mi(b)-La(b) il Mib è la penultima nota in bemolle e corrisponde alla tonalità.
Per quanto riguarda i diesis basta prendere l’ultimo diesi e alzarlo di una posizione per esempio nellato tonalito di Mi abbiamo 4 diesis e dicendo la filastrocca al contrario troveremo Fa-Do-Sol-Re e se prendiamo il Re e lo alziamo di una nota avremo il Mi.
Provare per credere!
Luca Ricatti says
Grazie Anthony!
Anonimo says
Ciao sei stato chiarissimo su un argomento tosto. Ti chiedo cosa comporta l’iscrizione ? Mi puoi dare notizie in merito. Grazie
Luca Ricatti says
Ciao, grazie per il tuo apprezzamento.
Con l’iscrizione puoi accedere a contenuti aggiuntivi e ricevi la newsetter mensile.
Ti rispondo in modo più dettagliato all’indirizzo email che mi hai lasciato.
Frank says
Il Fa# ha solo 6 diesis non 7.
Cordialità.
Luca Ricatti says
Ciao Frank,
hai ragione, purtroppo quando elaborai questa Infografica incollai per sbaglio l’armatura di chiave del Do# sl Fa#.
Grazie, perché mi ero completamente dimenticato che devo rifare questa Infografica per correggere questo errore!
Elisa Fini says
La spiegazione è molto chiara , bravissimo veramente! L’idea dell’orologio è perfetta e la simpatia non manca!
Luca Ricatti says
Grazie mille Elisa!
Leonardo says
Faccio una domanda stupida: ma se uno se scale le sa a memoria a che gli serve il disegno? Un Sol maggiore è un Sol maggiore, lo sai che c’e un bemolle sul Fa. Allora? Cosa mi sfugge?
Grazie.
Leonardo says
Un diesis…è l’età
Luca Ricatti says
Probabilmente a niente. Ma la domanda è: come hai imparato a suo tempo le scale a memoria? E se già le conosci, perché leggere un articolo sul Circolo delle Quinte?
Free-Do says
Buonasera Luca, avevo posto una domanda ma poi ho visto che il commento non c’era.Riprovo.
Lo schema (quello con i 7 buchi da savrapporre alla scala cromatica), si puo’ usare anche per le quinte discendenti?
Grazie, e complimenti per la tua apprezzabilissima iniziativa di diffondere conoscenza per tutti.
Luca Ricatti says
Ciao,
intanto grazie a te per i tuo apprezzamento!
Non sono sicuro di aver capito la domanda, vuoi sapere se lo schema della Scala è sempre identico a partire da ogni nota del Circolo delle Quinte?
Se la domanda è questa, la risposta è sì.
Free-Do says
Volevo sapere se l’ipotetica Scala cromatica discendente sulla quale sovrapporre quello schema dovrebbe essere rappresentata con i bemolle (i tasti neri) invece che con i diesis.
Grazie
Luca Ricatti says
Le scale costruite leggendo il Circolo in senso antiorario hanno i bemolle.
Free-Do says
Grazie Luca
Luca Ricatti says
Grazie a te!
Filippo says
Come si fa ad iscriversi
Luca Ricatti says
Ciao Filippo,
ci si iscrive qui ☞iscriviti/