Riassunto della puntata precedente
Nella Prima Parte abbiamo raccontato brevemente la storia editoriale in Italia de La Storia Infinita e la vita del suo autore Michael Ende. Poi abbiamo iniziato ad analizzarne il tema principale, cioè il rapporto tra essere umani e narrazioni e abbiamo visto che nelle opere di Ende «realtà» e «fantasia» sono presentati come due mondi paralleli, attraverso i quali è possibile spostarsi (in particolari condizioni).
È il mannaro Mork a spiegare che questi due mondi sono connessi e interdipendenti, che gli esseri umani ne hanno perso la consapevolezza e che per questo il mondo della fantasia sta andando in rovina: le sue creature vengono risucchiate dalla realtà, trasformandosi in una loro versione «perversa»: le menzogne.
A sua volta, questo porterà anche la «realtà» alla rovina.
Abbiamo anche accennato al fatto che la narrazione è una forma di «magia» e come ogni magia può essere buona o cattiva: un modo per riconoscere una magia cattiva è la presenza o meno del finale.
Ma di questo parleremo meglio più avanti.
Governare gli imperi
Facciamo un passo indietro.
Il Mannaro Mork la fa facile, ma in realtà descrive un processo non così facile da credere e la maggior parte delle persone sarà convinta che si tratti di assurde esagerazioni nate nella testa tra le nuvole di un autore di libri per bambini.
Non è così.
Ci sono tre elementi chiave del discorso di Mork.
1) La fantasia sta scomparendo dal nostro mondo.
2) A causa di questa scomparsa, personaggi e storie fantastiche si pervertono e diventano strumenti di propaganda, inganno e marketing.
3) Perdendo la fantasia, gli esseri umani diventano facili prede delle menzogne.
Questi tre passaggi sembrano frutti di un primitivismo antirazionale, ma vedremo che hanno basi più che solide. [Read more…]