4 Canzoni è una playlist alternativa ad aggiornamento mensile: fuori dai circuiti commerciali, senza regole, senza confini, per esploratori.
Ogni mese aggiungo 4 canzoni nuove.
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Elenco delle Tracce
Aggiornamento N° 02 – Sorella Africa (Agosto ’22)
☞Rokia Traoré, «Tu Voles»: Rokia Traoré è una cantate Maliana che mescola la tradizione della sua terra con influenze da tutto il mondo; di solito canta nella sua lingua madre, ma questa Tu Voles mi piace troppo.
Rokia Traoré
Monoswezi, «Woshanda»: i Monoswezi prendono il nome dalle iniziali dei rispettivi paesi di provenienza: Mozambico, Norvegia, Svezia e Zimbabue; la loro musica fonde i gelidi sintetizzatori scandinavi con la pulsante vitalità africana, il tutto tenuto insieme dalla splendida, delicata voce di Hope Masike (chiamata “principessa della Mbira”, un piccolo idiofono anche detto “sanza”, considerato tipicamente maschile).
Monoswezi
Corey Harris, «Special Rider Blues»: Corey Harris è uno dei pochi prosecutori dell’autentica tradizione del Blues Rurale; ha viaggiato molto in Africa occidentale per studiare le culture locali e nei suoi numerosi album ha fuso il blues arcaico con la musica africana (come si sente in questo pezzo), arrivando a suonare anche il raggae, in un viaggio di ricerca identitaria, oltre che sonora.
Corey Harris
Jain, «Makeba»: chiudiamo questo micro-viaggio nell’l’Africa sognata con questo spettacolare pezzo della geniale cantante franco/malgascia Jain, dedicato alla “Mama Africa” per eccellenza, Miriam Makeba (ma tutto l’album di esordio del 2015 «Zanaka» è uno spettacolo).
Jain
Aggiornamento N° 01 – Tanto per capirci (Luglio ’22)
☞Trolska Polska, «Tumult»: i Trolska Polska sono una band composta di troll (così di cono loro!) danesi/svedesi, guidati dal polistrumentista danese Martin Seeberg. Fanno una musica indefinibile, una sorta di folk scandinavo psichedelico.
Li adoro totalmente.
Trolska Polska
☞Fleet Foxes, «Helplessness Blues»: sono un assoluto fan della band di Robin Pecknold e scegliere una canzone è stato difficile; alla fine ho optato per la title track del loro secondo album. Hanno radici nel folk rock americano, ma ci sono chiare influenze progressive e di songwriter come Neil Young.
Fleet Foxes
☞Mdou Moctar, «Taliat»: uno degli esponenti più in vista di quello che è stato definito il Desert Blues o anche Tuareg Guitar Music. Suoni rock-blues applicati alla musica tuareg, con un risultato sorprendente e spiazzante. Dicono che i testi fanno spesso riferimento alla difficile condizione sociale e politica dei tuareg, ma non lo so, non capisco la lingua tamasheq; ma la musica mi piace.
Mdou Moktar
☞Molly Tuttle, «Crooked Tree»: torniamo negli USA con questa straordinaria chitarrista acustica e banjoista che suona col plettro, senza plettro e con la tecnica mista per fare del buon vecchio country americano; e canta anche molto bene.
Molly Tuttle
Che cos’è 4 Canzoni
Non amo le playlist, sono un tipo vecchio stampo, a me piace ascoltare gli album interi.
Dice: e allora perché una playlist alternativa? E poi alternativa a cosa?
Quando ero giovane si facevano le collezioni delle proprie canzoni preferite sulle musicassette per regalarle agli amici e (soprattutto) alle persone amate. Era un modo per raccontarsi, ma nasceva anche dalla sana voglia di condivisione.
Non era nata con questa intenzione, internet? Per condividere?
Sì ma «alternativa» a che?
Playlist alternativa nel senso di alternativa alla musica che si ascolta sui media di massa.
Che non vuol dire necessariamente indie (nel senso di «musica prodotta da etichette indipendenti»).
Diciamo che il criterio è più o meno: quello che la maggior parte delle persone non conosce.
Tendenzialmente prediligerò musica prodotta in anni recenti, ma non è una regola fissa.
Tendenzialmente, ogni 4 Canzoni, inserirò almeno un brano di un chitarrista.
A volte inserirò un brano fatto da me, ma solo ogni tanto.
E perché 4 canzoni?
Perché avendo solo pochi brani alla volta, se ti piacciono e ne vuoi ancora, forse vinci la pigrizia e ti vai a cercare gli album interi.
Per ogni canzone scrivo due righe di presentazione e metto un link al sito dell’artista (quando è disponibile).
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È come un orto: se non gli dai acqua, cosa vuoi che cresce?
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