Il Ritmo Sincopato è uno spostamento dell’accento ritmico all’interno della battuta. Vediamo cosa significa, cos’è l’accento e perché si sposta.

Questa che stai leggendo è la Terza lezione del Corso di Lettura Musicale.
Se ti sei perso le parti precedenti, sono queste:

→ 1) Pentagramma: come si legge e come funziona

→ 2) Lettura Ritmica

In questa lezione iniziamo a fare sul serio.
Impareremo a leggere i ritmi difficili.

Sì perché, anche se alcuni degli esercizi visti nella lezione precedente potevano sembrare un po’ complicati, in realtà non andavano mai a spezzare il ritmo.
Non andavamo mai a spostare l’accento.

Ok, so cosa stai pensando: non ti ho mai spiegato cos’è l’Accento musicale.
È vero, ma non l’ho fatto perché non c’era motivo di farlo. E perché era un argomento avanzato.

Invece ora, se hai seguito tutte le molliche che ho seminato lungo la via come un bravo Pollicino, sei pronto a passare al secondo livello, quello dei duri.

Come funziona questa lezione

La lezione prevede alcuni esempi e la spiegazione di come leggerli.
Va da sé che con la descrizione ci fai poco. Quello che conta è la pratica.
Gli Esercizi sono proposti in un file Pdf, che come sempre è riservato agli iscritti.

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E adesso basta chiacchiere, entriamo nel vivo.

Accento musicale: cos’è (spiegato semplice)

Anche se non ci hai mai fatto caso, quando suoni metti un Accento su alcune note. Gli dài un’intenzione diversa.Ti ricordi quando abbiamo parlato delle Pulsazioni, nella prima lezione di questo corso?

Ecco, le pulsazioni sono portatrici di accento.
Guarda:

Riassumendo.
In un metro in 4/4, possiamo dividere la battuta in quattro parti uguali.
Ognuna dura 1/4 di battuta.
All’inizio di ogni quarto di battuta cade una Pulsazione.
La Pulsazione è portatrice di un Accento musicale.

Perciò, le note che cadono in corrispondenza delle Pulsazioni, acquisiscono l’Accento. Acquisiscono un’enfasi speciale.
Quando ascoltiamo un brano musicale, perlopiù non ci accorgiamo di questa enfasi, questo accento, ma il nostro cervello sì.

Gli Accenti, però, non sono tutti uguali.

Accenti Forti e Deboli

La prima e la terza pulsazione sono dette Tempi dispari.
Gli Accenti dei Tempi Dispari sono Accenti forti.

La seconda e la quarta pulsazione sono dette Tempi pari.
Quelli che si trovano sui Tempi Pari sono Accenti deboli.

Nella musica Pop-rock, gli accenti sono sempre rimarcati dalla batteria.
Normalmente, infatti,

– la cassa batte sui Tempi dispari → Accenti Forti

– il rullante batte sui Tempi pari → Accenti Deboli

A questo punto, ti starai facendo una domanda.
Perché mi stai parlando di queste cose ora?
Cosa c’entra tutto questo con il saper leggere la musica?
C’entra e ora ti spiego perché.

Gli accenti ti impicciano il cervello

Il problema con gli Accenti sta proprio nel fatto che il tuo cervello li ha incamerati fin troppo bene. Ma tu non te ne sei mai accorto.
E se qualche musicista infame ha avuto la pessima idea di scrivere uno spartito in cui ci sono degli Accenti spostati, il tuo cervello può incontrare qualche problema a capire come suonarlo/cantarlo.

Se però conosci la natura del problema, sai come risolverlo.

Guarda qua:

Osserva la posizione delle note e quelle degli Accenti.
La prima e la terza nota coincidono con gli Accenti.
La seconda e la quarta no.

Questo succede perché la prima e la terza nota sono più corte.
Perciò la seconda e la quarta vengono anticipate.

Questa non è una sciocchezza, perché la nostra mente immagina sempre i suoni più importanti nelle stesse posizioni.
Invece questa configurazione apparentemente semplice scombina tutto.
Cosa è successo?
È successo che abbiamo creato un…

Ritmo sincopato

E che vuol dire che appare un Ritmo Sincopato? Quello che dicevamo all’inizio di questa lezione: che è avvenuto uno spostamento dell’Accento.
In questo caso particolare abbiamo anticipato gli Accenti deboli.
Per essere precisi, li abbiamo anticipati di 1/8.

Questo è un tipico esempio di Ritmo Sincopato, che si può dire anche semplicemente Sincope.

Sincope è una parola che viene dal greco e significa premere insieme, spezzare, rompere.

È esattamente questo che fa un Ritmo Sincopato: comprime le durate delle note e spezza l’andamento del brano, rendendo la scansione ritmica singhiozzante.
Ecco, il Ritmo Sincopato è un po’ questo, una sorta di singhiozzo.

Va bene, dirai tu, ma questo non era un Corso di Lettura Musicale?
E allora spiegami come faccio a leggere sto stramaledetto singhiozzo!

Proviamo a usare il sistema di sillabe che abbiamo visto nella lezione sulla Lettura Ritmica.

A causa della prima nota, che vale 1/8, la seconda e la terza nota si ritrovano spostate indietro di 1/8.

Esattamente come per suonare lo strumento, per essere svelti a leggere uno spartito bisogna fare esercizio.

Ora, proviamo a spostare anche gli Accenti forti.

La Sincope al centro della Battuta

Se al posto della terza nota mettiamo un’altra nota dal 1/4, succede che prolunghiamo l’effetto di sincope anche a cavallo della metà della Battuta.
In questo modo andiamo a coinvolgere anche l’Accento forte che cade sulla Terza pulsazione.
Guarda qua:

Come puoi vedere, in questo modo anche il terzo Accento risulta anticipato.

A questo punto non ci rimane che anticipare anche il primo Accento. È l’unico che è rimasto al suo posto.
Ma come fare?
Non possiamo metterlo prima dell’inizio della Battuta.
O sì… ?

Guarda questa cosa:

L’ultima nota della prima Battuta e la prima nota della seconda Battuta sono unite da un segno ad arco.
Quel segno si chiama Legatura e significa che quelle due note devono essere lette come fossero una.

Quindi, è come se la prima nota della seconda Battuta iniziasse nella Battuta precedente!

In pratica, abbiamo effettivamente anticipato il primo Accento forte alla Battuta precedente!
E abbiamo così scritto una Battuta in cui tutti gli Accenti sono anticipati.

L’Accento però non deve essere per forza anticipato, lo si può anche ritardare.
Vediamo come?

Sincope con l’Accento ritardato

Per spostare l’Accento in avanti, basta fare una cosa così:

Basta mettere una pausa da 1/8 all’inizio della Battuta ed ecco tutte le note (e i relativi Accenti) risultano ritardate di 1/8.
Ok, questa è abbastanza facile.
Forse anche troppo.

Allora possiamo anche fare qualcosa di più sofisticato.
Tipo questo:

Guarda la prima nota.
Alla sua destra c’è un punto.
Quando alla destra di una nota c’è un punto come quello, vuol dire che la durata di quella nota deve essere prolungata della sua metà.

Quindi, in un caso come il nostro, di una nota da 1/4 puntata, la sua durata diventa 1/4 + 1/8.

Se la nota ha due punti alla sua destra, allora deve essere prolungata della metà + metà della metà.
Per esempio, qui abbiamo:

La prima nota vale 2/4.
Siccome ha due punti, la sua durata deve essere aumentata della metà (1/4) + la metà della metà (1/8).

Quindi: 2/4 + 1/4 + 1/8.

Anche le Pause possono essere puntate.

Che è la stessa struttura del nostro esempio di prima, solo che c’è una Pausa al posto della prima nota.
E allora vediamo come si legge una struttura ritmica di questo tipo.

La prima nota dura 1/4 + 1/8 e le note successive coi loro Accenti risultano spostate in avanti di 1/8.

Per concludere

In tutti gli esempi visti, abbiamo sempre spostato gli Accenti (avanti o indietro) di 1/8.
Va da sé che questi spostamenti possono essere anche di 1/16 (o addirittura 1/32 o 1/64).
Questo è uno spostamento degli Accenti di 1/16.

Nota che, per pareggiare i conti all’interno della battuta, l’ultima nota deve essere puntata, in modo da durare 1/8 + 1/16.

Questo è uno spostamento degli Accenti di 1/32.

E ora è giunto il momento di darci dentro: senza esercizio non imparerai un bel niente.

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