4 Canzoni è una playlist alternativa ad aggiornamento mensile: fuori dai circuiti commerciali, senza regole, senza confini, per esploratori.
Ogni mese aggiungo 4 canzoni nuove.
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Dal 1970 il 22 Aprile si celebra la Giornata della Terra. Nacque direttamente dai movimenti universitari americani, sulla scia della pubblicazione del libro La Primavera Silenziosa, scritto dalla biologa statunitense Rachel Carson. Vabbè, la storia completa ve la leggete su ☞Wikipedia.
Comunque una grossa spinta venne dal grave incidente di Santa Barbara, quando da un pozzo della Union Oil in mezzo al mare avvenne una fuoriuscita di petrolio considerata il terzo più grave incidente ambientale della storia.
Il punto è che, nonostante le mobilitazioni dei movimenti e la crescita della sensibilità verso le tematiche ambientali, in questi oltre 50 anni la situazione non è affatto migliorata, anzi, la temperatura media mondiale è aumentata e continua ad aumentare.
Per chi non ha ancora chiara la gravità delle circostanze, consiglio ☞questo articolo del Post.
Però è non solo questione di gradi centigradi.
Ultimamente mi è capitato di fare diverse belle chiacchierate con persone che hanno delle attività online (un paio sono pubbliche: l’intervista che mi ha fatto Graziano Ferro, e la conversazione a tre con Mirko Grotto e Massimo Minelli).
Ho scoperto che molti si stupiscono di una cosa che a me sembra naturale: il fatto che io vada a girare dei video in mezzo alla Natura.
Così mi sono messo a riflettere, sul perché faccio questa cosa: in effetti, chi me lo fa fare di aspettare la giornata di tempo buono, farmi il viaggio per uscire dalla città e stracaricarmi di attrezzatura, per poi registrare una performance in condizioni avventurose, ottenendo come risultato un’esibizione decisamente peggiore di quella che realizzerei in un ambiente addomesticato? [Read more…]
M’hanno fatto l’intervista☟
Per meglio dire: me l’ha fatta Graziano Ferro per il suo Podcast Umanisti Digitali.
Ne è venuta fuori una chiacchierata molto simpatica e stimolante.
È disponibile su tutte le principali piattaforme di podcasting:
Le Scale in Prima Posizione per Chitarra sono importantissime da conoscere. Grazie alla solita infografica vediamo come memorizzarle tutte.
Quando diciamo Scale in Prima Posizione per Chitarra intendiamo delle particolari diteggiature posizionate nella zona iniziale della Tastiera (vicino alla paletta, per capirci), usando il più possibile le corde a vuoto.
In pratica, ogni volta che possiamo, suoniamo le note senza usare la mano sinistra.
Non è che siano molte, le note che possiamo suonare su una Chitarra senza usare la mano sinistra, ma questo passa il convento.
È un tipo di esercizio che i chitarristi classici fanno abitualmente, ma che noi chitarristi pop-rock-folk tendiamo invece a sottovalutare.
Ma prima di andare avanti, un avviso importante☟ [Read more…]
Hanno massacrato, mutilato, arrestato illegalmente, torturato.
E hanno riso.
Gli piaceva, mentre lo facevano.
Per loro, gli uomini erano tutti froci comunisti, le donne tutte troie comuniste.
«Vi scoperemo tutte».
Persone pacifiche che dormivano, le hanno massacrate mentre alzavano le mani in segno di resa, le hanno trascinate per i capelli, colpite ai genitali, prese a calci in faccia mentre erano inermi, colpite con armi portate da casa, perché quelle in dotazione non erano abbastanza violente.
Li hanno tenuti faccia al muro per ore, costretti a cantare «faccetta nera», a stare in ginocchio.
Hanno orinato loro addosso.
Hanno strappato i piercing dalla loro pelle. [Read more…]
Il Saltarello di Priverno è un brano tradizionale dell’omonima cittadina laziale, che ho rielaborato e arrangiato per Chitarra folk.
Ho anche aggiunto delle variazioni sul tema, nella parte centrale.
Insomma, l’ho rimaneggiato un bel po’.
Ho scoperto questo saltarello grazie all’incisione che ne hanno fatto i Mantice, band di folk revival di Latina, che credo siano gli unici ad averlo mai registrato.
Spero non me ne vogliano per questa mia libera reinterpretazione.
Il giorno in cui sono andato in un parco pubblico di Roma, al tramonto, a registrare il mio Saltarello di Priverno, l’Italia giocava la finale degli Europei di calcio. Ho pensato che ci sarebbe stata meno gente in giro, che a quell’ora sarebbero stati tutti in casa a prepararsi per l’evento.
Io no. [Read more…]
Viandanti nel Tramonto è un pezzo per Chitarra Fingerstyle nato per la prima stagione del podcast I Racconti di Luca Ricatti.
Chi ha ascoltato il podcast può accorgersi che il brano suona diversamente. Un po’ perché lì è stato accorciato per esigenze narrative; un po’ perché nel video ho ovviamente registrato solo la parte di chitarra (mancano i cori).
Chi mi segue lo sa, i video mi piace farli così: vado in mezzo al verde e suono in presa diretta, come mi viene, senza troppi fronzoli.
Se devo essere onesto, però, il tema di Viandanti nel Tramonto è molto, molto più vecchio del mio podcast.
Risale a una ventina di anni fa, più o meno. [Read more…]
I dischi di Franco Battiato mi hanno accompagnato per tuta la vita, fin da quando ero bambino e mia madre mi faceva ballare con gli LP in vinile in salotto.
Sì perché mia madre aveva la collezione dei dischi di Franco Battiato degli anni ’80 (mancavano un paio di titoli, ma li ho recuperati dagli amici durante l’adolescenza e ho mandato a memoria anche quelli).
L’ho visto due volte in concerto a Roma.
C’era gente di tutti i tipi ai suoi spettacoli, dal ragazzo con la cresta punk all’intellettuale cinquantenne.
Quando nel 1979 abbandonò la musica di avanguardia con la quale si era fatto notare negli ambienti intellettuali e della sinistra extraparlamentare, Franco Battiato raccolse una sfida: produrre canzoni pop, orecchiabili, leggere ma diverse da tutto quello che c’era in circolazione.
Voleva fare canzoni contaminate da molti generi musicali ricche di riferimenti che arrivassero da ogni dove, dalle radio commerciali come dagli antichi filosofi arabi.
Avrebbe poi usato la citazione in modi del tutto nuovi (che hanno anticipato la pratica del campionamento delle sottoculture urbane americane).
Avrebbe usato immagini suggestive, ambientazioni storiche o esotiche a volte creando l’illusione di chissà quali vicende che in realtà non esistevano.
Dalla Prospettiva Nevski dove per caso avrebbe incontrato Igor Stravinsky, alle gesta erotiche di Squaw Pelle di Luna, passando per i mercanti indiani che mettono su case tra Russia e Cina.
E i volontari laici
Scendevano in pigiama per le scale
Per aiutare i prigionieri
Facevano le bende con lenzuola
(Radio Varsavia)
E che dire dei viaggi spaziali?
Noi
Provinciali dell’Orsa Minore
Alla conquista degli spazi interstellari
E vestiti di grigio chiaro
Per non disperdersi.
(Via Lattea)
Nella sua lunghissima carriera ci avrebbe trascinati in luoghi fantastici abbattendo i confini dello spazio e del tempo.
Seguimmo per istinto
Le scie delle comete
Come avanguardie
Di un altro sistema solare
(No Time no Space)
Tutta la sua opera è un monumento alla creatività e un invito all’uso dell’immaginazione come strumento di crescita dell’essere umano
L’evoluzione sociale non serve al popolo
Se non è preceduta da un’evoluzione di pensiero
[…]
Libera la tua immaginazione temporale
E mandala al potere nel tuo organo sessuale
(New Frontiers)
Nel 1979, con l’aiuto di ottimi musicisti, come il chitarrista Alberto Radius e soprattutto Giusto Pio, che era il suo maestro di violino e che lo aiutò negli arrangiamenti, Franco Battiato produsse il suo primo vero capolavoro (ne sarebbero arrivati molti altri), L’Era del Cinghiale Bianco.
Che però vendette poco. [Read more…]
Ho realizzato una collezione di Basi Blues per esercitarsi nelle forme più comuni del Blues in tutte le tonalità naturali.
In pratica sono basi blues fatte di basso e batteria per suonare in tonalità di Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e Si.
☞ Shuffle in 12 Battute (12 Bar Blues), per suonare col tipico ritmo terzinato
☞ Boogie Woogie in 12 Battute, per esercitarsi a suonare con un rimto quadrato» (nelle basi non c’è il pianoforte, ma il ritmo è quello tipico del Boogie)
☞ Minor Blues in 12 Battute, per imparare a destreggiarsi sul Blues in Minore; siccome nel Minor Blues a volte l’accordo di 5° Grado è Maggiore, a volte è Minore, ho fatto in modo che il Basso non suonasse mai la Terza, così è possibile esercitarsi in entrambe le modalità.
☞ Rock ‘n Roll Blues in 12 Battute, che in pratica è uno Shuffle molto veloce.
☞ 8 Bar Blues: esistono molte forme diverse di Blues in 8 Battute; ho scelto una di quelle più comuni ma anche più particolari, che di fatto è un 12 Bar Blues in cui mancano le prime quattro Battute (e dunque la struttura è del tipo: IV – IV – I – I – V – IV – I – I ). [Read more…]
Approfondiamo la struttura del Modo Maggiore, gli accordi che si formano al suo interno e i ruoli che ricoprono, con l’aiuto della solita Infografica.
Se hai seguito le precedenti Lezioni di Chitarra, a questo punto conosci i gradi della scala, come creare gli accordi e come costruire gli accordi sulla Chitarra.
Già, ma come sapere quali accordi suonare in un determinato brano?
Perché in una determinata canzone c’è il Re maggiore anziché il minore e perché si incastra così bene dopo il La dominante?
A queste domande si può rispondere iniziando un piccolo viaggio nel fantastico mondo dell’Armonia, un mondo pieno zeppo di percoli e tesori da scoprire.
Sei pronto?
No, non lo sei, nessuno lo è. Per questo è un’avventura.
Entriamo nella tana del Bianconiglio.
Ah no, aspetta, prima le note di servizio.
Per tutti gli Iscritti è disponibile anche l’Infografica di questa Lezione in formato Pdf Stampabile
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Sta tutto qui →Risorse Aggiuntive
Se non sei trai Finanziatori, ma vuoi avere la Versione Completa di questa Lezione (Video + Pdf), puoi acquistarla qui →Lezione Completa.
Ma veniamo a noi.
Se ricordi quello che abbiamo detto nell’articolo sulle scale modali, abbiamo stabilito che nella musica moderna occidentale – detta Sistema Tonale – esistono solo due modi: il Maggiore e il Minore.
Il Modo Maggiore e il Modo Minore sono come due ambienti molto diversi che appartengono allo stesso pianeta: seguono le stesse leggi, ma il paesaggio, il clima, la flora e la fauna sono differenti, come il deserto e l’alta montagna.
In questo articolo analizziamo la struttura del Modo maggiore. [Read more…]
Il post più buffo che ho visto su Facebook per la morte di Chris Cornell era di una persona che si rammaricava per non aver potuto postare subito un video, perché era a lavorare.
Tutti hanno scritto qualcosa o messo un link. Ma quanti sono quelli che avevano un poster di Cornell sul muro della loro cameretta?
Fa strano che uno (il sottoscritto) che suona solo folk acustico scriva di band che suonavano rock pesante.
3 anni fa, per il ventennale di In utero dei Nirvana, ho scritto questo articolo dal titolo 20 anni, in cui spiegavo la faccenda: oggi non potrei suonare altro che musica acustica, proprio perché sono cresciuto ascoltando il cosiddetto grunge.
Avevo già parlato dei Soundgarden in altri due articoli: Sciamanesimo rock e Un grande buco nero.
A quel tempo (i primi anni ’90), avevamo (io e tanti altri) un bisogno viscerale di ascoltare musica sanguigna, disperata ma onesta, tragica ma sincera.
Era l’estetica delle magliette sgualcite e delle camice di flanella. [Read more…]
Come si crea un blog di successo? È così facile passare dallo scrivere post in un cameretta ad andare in TV? Ti racconto il mio esperimento personale.
Nel marzo del 2016 ho intrapreso un viaggio alla scoperta dei meccanismi che regolano fama e fortuna di un sito internet, deciso a vedere se sarei riuscito a trasformare il mio diario in rete in un caso di blog di successo.
Mi si è aperto un mondo, ho scoperto cose di cui non avevo la minima idea, ho cambiato completamente il mio modo di pensare (e in parte anche di scrivere).
Ho capito che ci sono sforzi inutili che vanno assolutamente evitati e sforzi necessari, senza i quali è impensabile ottenere risultati.
Sono ancora lontano dall’obiettivo che mi ero prefissato. Ma sono comunque contento dei risultati ottenuti finora, soprattutto perché il numero di visitatori è in crescita costante (l’immagine in alto è il vero screenshot del mio Google analytics).
C’è un sacco di roba in giro, un sacco di articoli che dispensano consigli:
– i 5 trucchi per…
– i 10 passaggi fondamentali per…
– i 7 segreti di Fraccazzo da Velletri.
Questo articolo è spudoratamente onesto, perché io non vivo di internet marketing. Non ho bisogno di apparire più figo di quello che sono. Sono un musicista, mica un markettaro.
Ad ogni modo, personalmente sospetto che siano davvero pochi quelli capaci di fare i numeri veri.
L’unico scopo di questo post è cercare di esserti utile, se stai provando anche tu a farti strada attraverso internet.
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1) Nel lontano 2011 apro il blog lucaricatti.it, al solo scopo di scrivere di quello faccio, la mia musica, le storie che mi capitano, le mie critiche al mercato discografico. Non ho alcuna velleità, non punto a fare un blog di successo.
Compro un dominio e uno spazio hosting e ci installo il sistema WordPress.
In breve tempo mi assesto sui 2-300 visitatori al mese.
Non ho nessuna nozione di cose come web marketing o seo. Scrivo quello che mi passa per la testa e basta.
A ben vedere, col senno di poi, quei 2-300 visitatori mensili sono un miracolo [Read more…]
In questo articolo spieghiamo cos’è una scala musicale e a cosa serve, in modo dettagliato e approfondito, ma con un linguaggio semplice e accessibile a chiunque, anche a chi non ha nessuna conoscenza della teoria musicale.
Per ingrandire l’infografica che vedi all’inizio dell’articolo devi cliccarci sopra.
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Una scala musicale non è una serie di note messe in fila, né un esercizio per principianti, ma un elemento alla base della cultura musicale di un popolo o di una civiltà.
Prima di iniziare, però, sciogliamo subito il dubbio che sicuramente ti ciondola nella mente.
«Perché diavolo dovrei studiare le scale musicali? Io vado a orecchio e funziona benissimo!» [Read more…]
1993. Ho 15 anni e faccio la quinta ginnasio. Niente scuola, si va un po’ in giro coi compagni di classe. Non è che facciamo sega, è che è il 1° Maggio.
Frequentiamo un liceo nel quartiere Appio Latino a Roma, vicino a Piazza S. Giovanni. Dunque ci organizzano il Concertone sotto il naso. E quell’anno, al Concertone, c’è ospite un certo signore di nome Robert Plant.
I capolavori degli Zeppelin, in realtà, li scoprirò un anno più tardi, ma chi è il capellone biondo lo so già e non sto nella pelle: voglio vedere dal vivo il cantante di questo gruppo famigerato.
Nell’era di internet, se vuoi ascoltare una band storica che non conosci, vai su Youtube e ti spari tutta la discografia in streaming gratuito; ma nei primi anni ’90 hai solo tre possibilità: o trovi un amico che ti presta gli album o trovi i soldi per comprarteli o ti attacchi al tram.
Siccome al tram (all’epoca il 30 barrato) non posso attaccarmici, perché il 1° maggio i mezzi pubblici non funzionano, tento una quarta via: farmela a piedi da Circo Massimo a San Giovanni per ascoltare il biondone dal vivo.
Ma c’è un problema: ai miei compagni di classe di Plant e del rock in generale non gliene frega niente. La cosa più trasgressiva che ascoltano è Raf. [Read more…]
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