Sette passi è il nome di un ballo tradizionale Veneto, diffuso nella zona del Polesine. Questo è il mio arrangiamento per Chitarra con spartito e tablatura.
La melodia del Sette passi è ricalcata da un brano tedesco dal titolo Sieben schitte (detto anche Siebenschritt), che è una Polka tradizionale.
In verità la melodia coincide solo per le prime 4 battute con quella tedesca.
Questo tema musicale si è poi diffuso nella zona del Polesine (che coincide più o meno con la provincia di Rovigo) come accompagnamento a una danza di coppia tradizionale. Non mi intendo di coreutica ma, per quello che ho visto, sembra proprio che i ballerini facciano dei movimenti che contano sette passi.
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Il tema del ballo Sette passi, comunque, si è diffuso anche perché qualcuno ha inventato delle strofe da cantarci su.
Le strofe sono popolari soprattutto tra i bambini veneti. La canzone è anche chiamata Cori cori Bepi.
In effetti può sembrare lo sfottò di una ragazza che provoca uno spasimante, ma anche quello di due bambini che giocano a acchiapparella. Infatti dice così:
Sette passi: Cori cori Bepi
Cori cori Bepi se te me voj ciapar
cori cori Toni se te me voj ciapar
un do e tre e un do e tre
fin ca coro no’ me ciapè.
So sòto de na gamba no’ posso caminar
so sòto de na gamba no’ posso caminar
un do e tre e un do e tre
gnanca sta volta no’ me ciapè.
Cori cori Bepi se te me voj ciapar
cori cori Toni se te me voj ciapar
nove, disnove, quarantatrè
pulca, masurca e valsovien.
Sette passi all’imbrunire
Quando ho registrato questo video ero in mezzo alla campagna a suonare da quasi tutto il pomeriggio. Era l’inizio della Primavera. Stava ormai calando la sera. Ero ispirato e avevo voglia di immortalare il momento, ma la notte stava arrivando, era sempre più buio e umido.
Ho preso l’attrezzatura al volo e ho fatto la ripresa, senza curarmi troppo del risultato, e poi ho sbaraccato tutto in fretta, per tornare in casa a scaldarmi le ossa al camino. Ma soprattutto, per mettere al riparo chitarra, microfono e cavi.
Uno dei motivi per cui amo la Chitarra acustica è proprio questo: potermi mettere a suonare ovunque, anche sotto un albero, lasciandomi ispirare dalle stagioni, dal cielo che cambia, dal profumo degli alberi. Sì, certo, per registrare un momento musicale c’è sempre bisogno di attrezzature sofisticate, ma per fortuna la tecnologia mi viene in aiuto: mi bastano un telefono, un microfono e un asta.
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