Pasquetta. Passeggio in un parco tenendo per mano mia figlia unenne, che muove i suoi passetti barcollanti su un sentierino sterrato. Passiamo con la nostra andatura lenta davanti a una coppietta seduta nell’erba. Così, involontariamente, sento un brandello di conversazione.
Lui è in piena crisi esistenziale:
«Cioè, tra poco esce il nostro terzo album! Insomma, io sono il batterista di una band! Noi siamo una vera band, mica il cantautore che va con la chitarrina!»
A questo punto vi piacerebbe leggere che l’ho gelato con una battuta fulminante. Ma non sto a quel livello, non la prendo neanche sul personale.
Diciamo che mi interessa più il lato sociologico della cosa. Mi interessa il perché uno si sente fico se suona in una ruuuock baaand (da gridare puntando le corna verso il cielo) e un altro si imbarazza a spiegare che sai, io scrivo canzoni, insomma suono la chitarra, cioè, faccio delle cose (da dire con le mani in tasca mentre ci si guarda i piedi).
Ammettetelo, anche voi pensate così. Immaginate il tipo di reazione che avete difronte ai due tipi. [Read more…]