Quali sono le differenze tra la vecchia e la nuova traduzione del Signore degli Anelli di Tolkien? Qui una guida e la mia opinione.
Ma prima di tutto un disclaimer.
Disclaimer
Questo articolo è stato pubblicato la prima volta all’indomani dell’uscita della prima edizione della nuova traduzione del Signore degli Anelli, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.
Siccome all’epoca era uscito solo il primo volume, cioè La Compagnia dell’Anello, era basato solo su quello.
Attirò da subito molti visitatori e siccome l’argomento è estremamente divisivo, generò una quantità gigantesca di commenti.
Quella che stai leggendo è una versione aggiornata di quell’articolo, fatta alla luce delle successive uscite editoriali e dei molti commenti ricevuti in questi anni.
+++ Fine del disclaimer +++
Ci hanno fatto attendere
Credo di aver sentito parlare di una nuova traduzione all’inizio del 2018.
Ma dopo alcuni mesi ne avevo perso le tracce, nel senso che chiedendo in giro nessuno sapeva dirmi niente.
A dicembre 2018 incontrai un paio di ragazzi dell’Associazione Italiana Studi Tolkeniani (avevano uno stand alla manifestazione Più libri più liberi, a Roma). Mi dissero che forse sarebbe uscita nel marzo successivo.
Ma poi niente.
Chiesi un paio di volte nelle grosse librerie di Roma e i commessi mi guardarono come se avessi chiesto un po’ di erba da fumare.
Poi finalmente arrivò la notizia che il 30 ottobre 2019 sarebbe uscito il primo volume della nuova traduzione del Signore degli anelli, La Compagnia dell’anello.
Con mio grande rammarico riuscii a procurarmene una copia solo tre giorni dopo.
Ma perché una nuova traduzione?
La vecchia traduzione conteneva molti problemi: errori (così definiti da persone ben più esperte di me) e un tono generale appiattito su un unico registro linguistico.
Tali problemi erano ampiamente giustificabili per il contesto in cui quella traduzione era stata prodotta tanti anni prima, ma non erano più accettabili.
Oggi il romanzo di Tolkien è considerato un classico, è forse il romanzo più importante e influente del ‘900. Una nuova traduzione era assolutamente necessaria.
Vediamoci chiaro
Il classico intramontabile del Professor Tolkien (The Professor, per i suoi fan) fu tradotto in lingua Italiana da Vittoria Alliata di Villafranca (nobildonna figlia del principe Francesco Alliata e conosciuta come studiosa del mondo arabo). La Alliata tradusse il romanzo che era una ragazzina, nella seconda metà degli anni ’60: aveva tra i 15 e i 17 anni.
La traduzione doveva essere poi pubblicata dalla Astrolabio-Ubaldini, che però alla fine mollò (pubblicò solo il primo volume). Siccome non sapevano che farsene, quelli di Astrolabio regalarono tutto il manoscritto della Alliata ad Afredo Cattabiani.
Dice chi è. [Read more…]