Come è fatta la Tastiera della Chitarra? O meglio, perché è fatta in quel modo? In questo articolo vediamo di capire qual è la logica che sta dietro la sua struttura e come questa ci può aiutare a capire alcuni concetti importantissimi che sono alla base della
No, aspetta, non fraintendiamo.
In questo articolo non parleremo di come sono disposte le note sulla Tastiera della Chitarra.
Se sei in cerca di una guida per imparare a scovare le note, l’ho scritta, sta qui: Note Chitarra: trovare le note sulla tastiera.
Prima di leggere quell’articolo, però, ti consiglio di leggere questa pagina.
I principali concetti esposti in questo articolo sono riassunti nell’infografica azzurra che vedi qui.
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Ma ora basta con le ciance, veniamo alla Tastiera della Chitarra.
E cominciamo col cercare di capire a che cacchio serve.
Una delle più grandi invenzioni di tutti i tempi
Immagina un cavernicolo.
Anzi no, immagina di essere tu un cavernicolo.
Visualizzati mentre stai appostato con arco e frecce ad aspettare che passi qualche animale, per portare alla tua donna qualcosa da cuocere sul fuoco la sera, nella vostra caverna.
Solo che non passa nessun animale.
Aspetti, aspetti e ti fai due palle tremende.
E passi il tempo a pizzicare la corda del tuo arco. La pizzichi a ritmo e ci canticchi su.
Solo che una corda che fa sempre lo stesso suono non è molto divertente.
Così, a forza di fare prove, capisci che corde di lunghezze diverse danno suoni diversi.
Allora cosa fai?
Aggiungi altre corde al tuo arco. Siccome l’arco è curvo, le corde sono sempre più corte via via che si avvicinano all’impugnatura.
Le corde più corte, emettono suoni più acuti, quelle più lunghe fanno suoni più gravi (che vuol dire bassi).
Moltiplicare le corde oppure dividerle
Complimenti! Hai appena inventato l’Arpa.
Ma ci sono due problemi.
– Il primo è che, così ridotto, il tuo arco non può più tirare frecce, non ucciderai nessun animale e stasera la tua donna ti caccerà dalla caverna.
– Il secondo è che qui non ci occupiamo di arpe, ci occupiamo di chitarre.
Quindi facciamo che tu
E te ne viene in mente una rivoluzionaria. Anziché moltiplicare la tua corda, potresti provare a dividerla. Cambiarne la lunghezza a tuo piacimento.
E così inventi la Tastiera.
Nasce la Tastiera della Chitarra
Capito quanto sei intelligente?
Hai attaccato una tavoletta al tuo arco, in modo che corra parallelamente alla corda, e hai schiacciato la corda contro la tavoletta: in questo modo solo una parte della corda è libera di vibrare. Di fatto l’hai accorciata!
Puoi cambiare la lunghezza della corda istantaneamente, schiacciandola contro questa Tastiera più avanti o più indietro.
Sei un vero genio.
Oh, sia chiaro, hai rovinato per sempre il tuo arco, stasera resterai a becco asciutto e la tua donna si cercherà un altro cavernicolo, meno artista e più cacciatore.
Ma hai cambiato la storia della musica e hai tutta la mia stima.
A questo punto, inizi a pizzicare la tua corda con le dita o con un plettro.
Ormai sei definitivamente il mio eroe, perché hai inventato un Liuto.
E la Chitarra è un tipo di liuto.
Dipende tutto dalla misura
Non fare il maiale, stiamo parlando di corde.
Abbiamo stabilito che la Tastiera è a tutti gli effetti la parte più importante della Chitarra.
Senza Tastiera una Chitarra non è una Chitarra, perché è dall’invenzione della Tastiera che nasce tutta la famiglia degli strumenti chiamati Liuti, di cui la Chitarra è una discendente.
Dunque, vediamo di capire cosa succede quando accorci una corda tastandola sulla Tastiera.
Una corda di una certa lunghezza emette una certa nota.
Se questa corda la accorci della metà, succede una cosa strana: emette lo stesso suono, ma più acuto.
Dividere per 2
In gergo musicale, un suono uguale ma più acuto è detto Ottava. Ora non ti spiego perché si chiama così, è troppo complicato; se continui a studiare e diventi bravo, puoi leggere la lezione dal titolo Intervalli musicali: cosa sono?, in cui ti spiego anche questa cosa.
Comunque, siccome l’Ottava è importante, sulla tastiera della Chitarra mettiamo un segno per indicare il punto da premere per accorciare la corda della metà: sono i famosi due pallini che si trovano sul dodicesimo tasto, in quasi tutte le chitarre folk ed elettriche.
Prendiamo per esempio la Sesta corda (cioè il Mi basso).
Se la pizzichi con la mano destra a vuoto (cioè senza premere alcun tasto con la mano sinistra) ottieni appunto un Mi basso.
Ma se la pizzichi tenendola premuta con la mano sinistra all’altezza del 12° tasto, ottieni un altro Mi, ma più acuto: questa è la sua Ottava.
Questioni di stile
Sulle Chitarre classiche i pallini non ce li trovi, perché i chitarristi classici devono sempre mantenere un certo stile.
Invece siccome i chitarristi folk (come il sottoscritto) ed elettrici sono tutti un po’ burini, spesso altro che pallini: ci trovi fiori, fiorelloni, spade, serpenti, draghi o donnine nude.
Toni e semitoni
Come detto sopra, l’Ottava è molto importante. Anzi, è il punto di riferimento di tutta la teoria musicale.
Quando studierai le Scale musicali, capirai che l’Ottava è il punto di arrivo, la meta di tutte le Scale.
Tra una nota di partenza e la sua Ottava corrispondente, ci sono altre dodici note.
Infatti abbiamo visto che per suonare l’Ottava devi premere la corda al dodicesimo tasto.
Premendo gli altri undici tasti che ci stanno in mezzo, ottieni tutte le altre note.
Si dice che un’Ottava è composta di 12 Semitoni.
Ogni tasto della Chitarra corrisponde a 1 Semitono.
I Semitoni sono una sorta di unità di misura.
Come dire che per andare da San Carapace Marittimo (il nostro Mi basso) a Burubbuciolo dei Goti (il nostro Mi più acuto, cioè l’Ottava), bisogna fare 12 chilometri (12 Semitoni). Questo discorso è approfondito chell’articolo Scala musicale: cos’è e a cosa serve; ma per ora andiamo avanti.
Un Tono, invece, è una lunghezza doppia: per fare 1 Tono ci vogliono 2 Semitoni.
Sulla Chitarra, quindi, per fare 1 Tono, ci vogliono 2 tasti.
La Scala Cromatica
La sequenza di tutte le 12 note che puoi trovare all’interno dell’Ottava è chiamata Scala Cromatica.
La Tastiera della Chitarra, in effetti, non è altro che una Scala Cromatica. Ora lo vedremo, ma prima ti spiego bene cos’è una Scala Cromatica.
Partendo dalla nota Do, una Scala Cromatica è composta dalle seguenti note:
– Do
– Do diesis / Re bemolle
– Re
– Re diesis / Mi bemolle
– Mi
– Fa
– Fa diesis / Sol bemolle
– Sol
– Sol diesis / La bemolle
– La
– La diesis / Si bemolle
– Si
Come puoi notare, alcune note possono avere due nomi.
Sono le cosiddette note alterate.
Quelle “normali” invece sono chiamate note naturali.
Le note alterate prendono il nome dalle note naturali più vicine, con l’aggiunta di un attributo che può essere
– Diesis
– Bemolle
La Scala Cromatica sulla Tastiera della Chitarra
Di queste cose parleremo meglio in un altro articolo, torniamo alla Tastiera della Chitarra.
Sul nostro amato strumento, suonando la Sesta corda (cioè la corda del Mi basso) a vuoto, poi sul 1° tasto, poi sul 2°, sul 3° e via fino al 12°, otteniamo una Scala cromatica di questo tipo:
Mi – Fa – Fa diesis / Sol bemolle – Sol – Sol diesis / La bemolle… Etc. etc. …
… fino al 12° tasto, dove suoniamo un altro Mi, ma più acuto. Cioè l’Ottava del Mi basso.
A questo punto, se sei un principiante, puoi anche fermarti.
Quello che viene dopo è roba un po’ più avanzata e potresti trovarla noiosa. Se invece sei un curioso testone, vai pure vanti.
Ma non dire che non ti avevo avvisato.
Dividere per 4
Abbiamo spiegato perché ci sono 2 pallini sul dodicesimo tasto.
E abbiamo visto che per ottenere l’Ottava, dobbiamo dividere la lunghezza della corda per due.
E gli altri pallini, quelli singoli?
Sei pronto?
Stiamo per fare altre suddivisioni della corda. Sappi che c’è gente che suona la Chitarra da quarant’anni ma questa roba non la sa.
Te la faccio super semplice, ma devi tenere duro.
Suddividiamo ulteriormente la corda per due e otteniamo 4 parti uguali.
Se tastiamo la corda all’altezza del primo quarto della sua lunghezza, la accorciamo lasciando liberi di vibrare solo 3/4 (tre quarti).
In questo modo otteniamo un’altra nota molto importante, chiamata Quarta.
Anche nel punto in cui bisogna premere la Tastiera della Chitarra per ottenere la Quarta, c’è un pallino. Che poi sarebbe il tasto numero cinque partendo dal capotasto.
Dividere per 3
E se invece che per due o per quattro, dividiamo la lunghezza della corda per tre?
Ecco, otteniamo un’altra nota importantissima.
Premendo la corda all’altezza di 1/3 (un terzo) e lasciando gli altri due terzi della corda liberi di vibrare, otteniamo una nota detta Quinta.
Sulla Tastiera della Chitarra, per ottenere la Quinta dobbiamo premere la corda all’altezza del tasto numero sette.
Anche sul tasto numero sette c’è un pallino.
Tieni presente che questi nomi (Ottava, Quarta e Quinta) non c’entrano nulla con le porzioni di corda che andiamo ad accorciare (metà, tre quarti e due terzi).
E nemmeno col numero dei tasti.
Come ti ho già detto sopra, capirai il senso di questi nomi quando leggerai la lezione sugli Intervalli.
Ma per ora è roba avanzata, lascia stare.
Dividere per 6
Se divido la corda in 6 parti e la tasto all’altezza di 1/6 (un sesto), lascio vibrare solo 5/6 (cinque sesti) della corda.
Facendo così ottengo una nota che è la Terza minore di quella di partenza.
Sulla Chitarra questa posizione si trova al terzo tasto e anche lì c’è un pallino.
C’è poi un ultimo pallino da menzionare.
Si trova all’altezza dei 2/5 (due quinti) della corda, sul nono tasto.
Premendo una corda in questo punto la si lascia libera di vibrare solo per i restanti 3/5 (tre quinti).
In questo modo si ottiene una nota che, rispetto a quella di partenza, è detta Sesta maggiore.
A che ti serve sapere tutta sta roba?
A niente. E infatti se tra 5 minuti te la sei già dimenticata va bene lo stesso.
Ti ho scritto tutte queste informazioni per tre motivi.
1) Per farti capire che i pallini non sono dei punti di riferimento a casaccio, ma hanno un profondo legame con la teoria musicale e in particolare con quella branca chiamata Armonia.
2) Per mostrarti in modo pratico che esiste una connessione profonda tra matematica e musica. Lo so, sembra strano che la scienza più fredda e astratta sia tanto connessa a una forma d’arte così fisica e istintiva come la musica. Eppure è così.
3) Per anticiparti alcuni concetti che, se proseguirai nello studio, ti saranno molto utili.
Quando avrai letto l’articolo Intervalli sulla Chitarra, tornerai qui, rileggerai e… ti si aprirà un mondo.
Tastiera della Chitarra Pdf da stampare
Tra le varie cose che metto a disposizione c’è anche un file con la Tastiera della Chitarra Pdf da stampare. Una cosa molto utile per prendere appunti mentre studi le varie lezioni che trovi in questo sito.
La Tastiera della chitarra Pdf da stampare (come tutti i miei Pdf), è riservata agli iscritti al Bollettino.
Se vuoi farti un’idea di tutto quello che puoi trovare in questo blog, c’è l’elenco completo delle lezioni che ho scritto qui: Lezioni di Chitarra.
Ah, a proposito: questa lezione esiste anche in formato Video:
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marco says
Molto interessante, anche senza bisogno delle storielline che, secondo me, sono un pò stucchevoli e appesantiscono.
Luca Ricatti says
Anche la critica letteraria! Questa ancora mi mancava ?
Grazie Marco, ma il senso di questo blog è di rendere la teoria musicale, una materia percepita come molto difficile, alla portata di chiunque.
Ovviamente un utente più smaliziato, come evidentemente sei tu, può trovare certi passaggi inutili, ma ti assicuro che non è così per tutti.
Di testi che vanno dritti al punto è pieno Amazon e sono scritti da gente molto più in gamba di me. Ma il mio amico Luigi, che ha la terza media e fa il fruttivendolo, quei libri non li capisce; e io invece scrivo soprattutto per le persone come lui.
Alex says
Grande Luca!
Ho cominciato adesso e trovo molto interessante il tuo modo di scrivere.
Leggendoti il tempo vola e si apprendono dei concetti molto difficili con semplicità e allo stesso tempo si fanno due risate innocue. Fai venire voglia di studiare sempre di più
Luca Ricatti says
Grazie Alex!
In gamba allora, devi apprendere sempre di più! 😉
Ivan says
Ciao Luca, continua così hai tutta la mia ammirazione anche se suono da autodidatta da 17 anni ho trovato tutti i tuoi articoli molto istruttivi di facile comprensione e devo ammettere che tante cose basilari non le sapevo.
Lascia perdere le critiche, il tuo metodo è molto meglio di altri e ci si fa anche una risata !
Luca Ricatti says
Grazie Ivan,
i tuoi complimenti mi fanno tantissimo piacere! Ma anche le critiche sono benvenute, se educate e costruttive.
Andrea says
No assolutamente grazie di esistete
Luca Ricatti says
? Ma grazie a te!
Stefano says
Grazie Luca,
Suono la chitarra elettrica da un po’ di anni e sono andato anche a scuola di musica, ma in maniera così semplice, spiritosa e corretta la musica non mi era mia stata spiegata! Poi ho scoperto di non sapere un sacco di cose….
Bravissimo, ti seguirò
Stefano
Luca Ricatti says
Grazie Stefano,
sempre felice di dare il mio piccolo contributo!
mario says
il modulo di iscrizione alla newsletter non funziona ! ;))
Luca Ricatti says
Ciao Mario,
ho appena fatto un test: a me risulta funzionare tutto normalmente.
Forse era un problema momentaneo, magari non si era caricata correttamente la pagina.
Francesco says
ciao
a me piacciono anche le “storielline”; rendono la descrizione piacevole e penso siano meglio per memorizzare i concetti.
grazie
Luca Ricatti says
Grazie Francesco! ?
Anonimo says
utilissimo! c’è una specie di ordine con il quale leggere questi articoli ? 🙂
Luca Ricatti says
Certo che c’è!
Lo trovi qui: Lezioni di Chitarra
Se vuoi puoi averli anche direttamente nella tua email, organizzati per argomenti →Corso di Chitarra per Email
Giuseppe Vignati says
Wow. Complimenti per aver saputo unire informazione e intrattenimento: stile moderno e piacevole, che in Italia si trova ancora troppo poco. Ho appena cominciato a strimpellare qualcosa. So gli accordi principali e qualcosa sul ritmo imparato su Youtube, ma non capisco bene a che punto delle tue lezioni mi dovrei situare in questo momento…e non capisco perché ci sono sei corde per sette note.
Luca Ricatti says
Ciao Giuseppe e grazie per il tuo apprezzamento!
Una volta iscritto, ti conviene andare nell’Area Riservata e seguire le Lezione in base ai Moduli. Anche he perché lì trovi le Risorse Aggiuntive. Nel tuo caso penso che tu debba partire dai Moduli per Principianti.
Non c’è una alcuna corrispondenza tra numero di corde e numero delle note della scala, le due cose non sono collegate in alcun modo. Solo alcune note (pochissime) possono essere suonate a vuoto, per tutte le altre è necessario premere i tasti con le dita della mano sinistra.
acquisti7373@gmail.com says
Ottimo articolo dove si vede che c’è la volontà ti trasferire della conoscenza a chi legge con esempi che aiutano a capire il contesto.
Molto bravo complimenti!
Luca Ricatti says
Grazie per il tuo apprezzamento!
Macca1993 says
Interessante !!
Grazie
Luca Ricatti says
Grazie!
Daniele Stefanutti says
Bellissimo articolo, che illustra in modo chiaro e accattivante concetti anche complessi di teoria musicale per chitarristi! Complimenti!
Luca Ricatti says
Grazie Daniele!
Francesco says
Veramente interessante. Mi propongo di seguirti.
Luca Ricatti says
Grazie Francesco!