Come viene la Tendinite del Chitarrista? Come prevenirla? Come guarire? Come tornare a suonare il più velocemente possibile?
In questo articolo ti racconto la mia esperienza.
Perché nonostante ci fossi già cascato da giovane e fossi molto attento a certe problematiche, per uno sciocco errore di valutazione mi sono fatto infiammare i tendini della mano sinistra al punto da dover sospendere la pratica con lo strumento per alcune settimane.
La Tendinite del Chitarrista è un problema molto più comune di quanto si pensi, anche se molti musicisti amatoriali non ne hanno neanche mai sentito parlare. Certo, se strimpelli sempre gli stessi accordi da trent’anni, non ti succederà mai.
La Tendinite del Chitarrista può invece colpire tutti quelli che studiano la Chitarra cercando di migliorare e che imprimono un’accelerazione incauta nella pratica, per migliorare una tecnica o apprenderne una nuova.
Crediti
Le cose scritte qui sono basate sulle mie esperienze. Questo non è un articolo a carattere scientifico o medico, c’è già un sacco di roba online scritta da esperti che ti spiega cosa sia una Tendinite.
Ho scritto questo articolo per dare una pacca sulla spalla agli altri chitarristi che come me si trovano a combattere con questo problema e dirgli: «Ci sono passato anch’io, è una rottura di palle e devi avere pazienza, ma ne puoi uscire».
Ad ogni modo, non è tutta farina del mio sacco.
Francesco Greco, che è uno dei Finanziatori di questo progetto (detto Frank tra di noi) e che di mestiere fa il Fisioterapista in un ospedale di Brindisi, mi ha dato molti consigli. L’ho letteralmente bombardato di domande e mi ha spiegato un sacco di cose.
Cosa è successo a me
Una mattina d’inverno di circa venti anni fa (al tempo suonavo prevalentemente la Chitarra elettrica) mi svegliai con un dolore terrificante alla mano sinistra. Siccome ne avevo sentito parlare, capii subito che era una Tendinite. Il dolore era tanto acuto che non potevo nemmeno afferrare un bicchiere, era insopportabile.
Dopo qualche accertamento, il mio medico mi prescrisse delle sedute di fisioterapia: due o tre volte a settimana andavo a fare una cosa che si chiama ionoforesi.
Mi venne consigliato anche un tutore per tenere ferma la mano.
La situazione non migliorò affatto.
A un certo punto qualcuno mi consigliò di provare ad applicare il ghiaccio: ne traevo un po’ di sollievo, ma la situazione non migliorava.
Avevo il morale a terra e la mano continuava a farmi male.
Alla fine, all’ennesima visita, il mio medico decise che per mali estremi ci volevano estremi rimedi e mi prescrisse del cortisone. Finalmente, dopo qualche giorno di pasticche, il dolore cominciò ad affievolirsi.
Erano trascorsi quattro, cinque mesi e il mio umore era crollato così in basso che non ripresi più a studiare.
Diventare più bravo a suonare la Chitarra non mi interessava più, avevo preso una sberla troppo grossa.
Fu un trauma.
Infatti ho ricominciato a studiare la Chitarra molti anni dopo.
Nel frattempo, però, ho capito l’importanza di alcune cose:
1) il riscaldamento
2) la pazienza: non puoi aspettarti risultati immediati, devi esercitarti rispettando il tuo corpo e i suoi tempi
3) lo stretching
Come ci sono cascato di nuovo
Eppure, eppure…
Eppure mi è successo di cascarci di nuovo.
Per circa dieci anni della mia vita ho suonato solo la Chitarra acustica.
Mi sono applicato al Fingerstyle con pazienza e tranquillità, senza aspettarmi di diventare un fenomeno, ma cercando di migliorare per quello che potevo, con esercizi mirati e graduali, facendo stretching e controllando l’umore (perché ansia e paura sono i nemici peggiori di ogni musicista; se ti interessa l’argomento, ho scritto questo articolo: Come studiare un pezzo in Fingerpicking).
Poi, alla fine dell’estate scorsa, mi è venuta voglia di riprendere in braccio la mia vecchia Chitarra elettrica.
Da ragazzo mi piaceva suonare il Blues.
E così, abituato alle corde dure della Chitarra Folk, la morbidezza dell’Elettrica mi ha fatto subito gasare!
Wow, non ricordavo che fosse così facile essere veloci e tirare bending forsennati!
Tutto sembrava così semplice che mi è sfuggito l’ovvio: la mia mano sinistra non faceva quelle cose da oltre dieci anni e forse era il caso che ci andassi un po’ più cauto!
Ho cominciato a sentire una piccola fitta al polso quando lo ruotavo per fare cose banali tipo insaponarmi le mani, eppure non mi ha sfiorato l’idea che si stesse infiammando qualche tendine.
Finché il dolore è diventato troppo forte.
Tendinite del Chitarrista: che cavolo è?
Cominciamo col dire che negli ultimi venti anni, c’è stato un miglioramento nella conoscenza di questi problemi.
Quella di Tendinite del Chitarrista è una definizione del tutto impropria, spesso di difficile comprensione per medici e fisioterapisti: a meno che non siano Chitarristi essi stessi o abbiano fatto degli studi specifici sul tema, non possono sapere quali sono i movimenti tipici di chi suona la Chitarra.
Insomma, quando andrai dal medico, non dirgli che hai la Tendinite del Chitarrista, perché è un termine scorretto e poi perché la diagnosi te la deve fare lui.
Digli che sospetti di avere una Tendinite e che forse potrebbe essere legata a esercizi alla Chitarra eccessivi o fatti male.
E poi ascolta il suo parere.
Comunque, col termine Tendinite del Chitarrista in questo articolo ci riferiremo al tipo di dolore che è capitato a me e che sembra essere il più comune tra gli strimpellatori di sei corde.
Ci sono altre infiammazioni che affliggono chi suona la Chitarra, come l’epicondilite (volgarmente detta Gomito del Tenista) o la Tenosinovite Stenosante (detta Dito a Scatto); ma di solito questo tipo di infiammazioni hanno altre cause o al limite la Chitarra può essere una concausa.
Insomma, consideriamo la Tendinite del Chitarrista come un’infiammazione che tipicamente riguarda i tendini della parte esterna della mano sinistra (mignolo e anulare, ma soprattutto mignolo), sia Flessori che Estensori.
Spesso si propaga al polso (dove corrono i Reticoli dei Flessori e degli Estensori).
Ovviamente, per chi suona da mancino (cioè con la Chitarra in posizione invertita), sarà la mano destra a essere a rischio.
Quali sono i Sintomi?
Il dolore si irradia nella parte esterna della mano, a partire dall’attaccatura del mignolo e può arrivare fino al polso.
Di solito il dolore viene dal movimento: se la mano sta a riposo, non fa male.
Ma se ti capita un’infiammazione molto violenta (come capitò a me da ragazzo), nei primi giorni puoi arrivare a sentire un dolore pulsante anche senza muovere la mano.
Una prova che puoi fare, per localizzare il dolore è la seguente.
Stendi il braccio davanti a te, col gomito piegato a 90° in modo che le dita puntino verso destra.
Poggia la mano destra sopra il dorso della sinistra per tenerla ferma e poi prova a spingere con la sinistra verso l’alto.
Se senti dolore, probabilmente l’infiammazione riguarda i Tendini Estensori.
Poi metti la mano destra sotto il palmo della sinistra e prova a spingere con questa verso il basso.
Se senti dolore, l’infiammazione riguarda i Tendini Flessori.
Potresti sentire dolore in entrambi i casi, segno che hai un problema sia agli Estensori che ai Flessori. Credo sia una cosa comune: come mi ha spiegato Francesco, anche per fare il più banale degli Accordi si esegue un movimento molto complesso che coinvolge un sacco di Muscoli e di Tendini diversi.
Vabbè ok, ma io voglio suonare! Come faccio a Guarire?
Il Dolore è un messaggio. Un messaggio che ti manda il corpo per avvisarti che c’è qualcosa che non va.
Devi capire qual è la causa che ha scatenato tutto sto casino.
Tuttavia, il dolore c’è.
Non puoi fare finta che non esista.
Il dolore ti impedisce di suonare.
E il dolore che ti dà la Tendinite del Chitarrista non se ne andrà come un raffreddore o una passata di cacca molesta.
Perciò, se sospetti che ti sia venuta la Tendinite del Chitarrista, la prima cosa che devi fare è andare da un medico.
Non scrivo questa cosa perché devo.
Te la scrivo perché se vuoi ricominciare a suonare il prima possibile devi intervenire bene e subito, con l’aiuto di persone esperte.
Ovviamente è meglio se vai da uno specialista, ma se non riesci a ottenere un appuntamento in tempi strettissimi (uno, due, tre giorni al massimo), allora va’ subito dal tuo medico di base e raccontagli cosa ti è successo.
Probabilmente (a seconda di quanto è grave il tuo problema) ti prescriverà una cura antinfiammatoria.
Ora, se sei uno di quelli che pensano che il dolore è un dono del Signore oppure un sacro messaggio di Madre Natura, stai bene così, ti auguro tanta fortuna.
Se invece come me sei un povero diavolo attaccato alle bassezze della quotidianità (tipo: voglio tornare a suonare la Chitarra il prima possibile!), allora da’ retta al tuo medico: se te lo prescrive, pigliati sto cacchio di antinfiammatorio.
Te lo dice uno che di cure naturali ne sa qualcosa.
Cure Naturali per la Tendinite
Esistono alcune cure naturali che possono aiutare a far passare il dolore.
Ma sottolineo: aiutare. Difficilmente possono essere risolutive.
La prima cosa è
Il Ghiaccio
Quello che ho notato io (ma non è detto che valga per tutti) è che il ghiaccio si rivela molto utile nei primi giorni dell’infiammazione, mentre dopo qualche settimana serve a poco.
Se ce l’hai, usa la borsa del ghiaccio.
Se non ce l’hai, puoi usare le tavolette di ghiaccio che si mettono nelle borse termiche.
Lo devi applicare per almeno 10 – 15 minuti, anche quattro o cinque volte al giorno.
Quando hai finito, occhio a mantenere la mano ferma!
L’ultima cosa che devi fare è un movimento brusco con la mano così fredda!
Poi ci sono i rimedi scaldanti.
Oli, unguenti e pomate
Ho sempre sentito dire che le applicazioni di creme per uso esterno per le Tendiniti fossero inutili, perché ai Tendini arrivano pochi vasi sanguigni capaci di portare loro le sostanze assorbite dalla pelle.
Ma Francesco mi ha spiegato che è vero solo in parte e che al contrario l’applicazione di pomate con un massaggio può essere molto utile.
Vediamo dunque quali rimedi naturali possiamo usare sulla mano dolorante.
Un classicone è la pomata all’Arnica.
L’Arnica è un fiore che cresce in montagna e che contiene principi antinfiammatori e rubefacenti, cioè che arrossano la pelle.
Questo fatto di arrossare la pelle può sembrare strano ma è molto importante.
La piccola irritazione cutanea che danno alcune sostanze aumenta la circolazione sanguigna e questa aiuta a drenare i mediatori dell’infiammazione (le sostanze prodotte dal nostro corpo che ci fanno sentire il dolore). Tutto questo velocizza il processo di guarigione.
Ora, la pomata all’Arnica si realizza a partire dal’Oleolito di Arnica (cioè fiori di Arnica messi dentro un olio per almeno 20 giorni). Un buon Oleolito di Arnica è fatto con circa il 20% di fiori.
Una pomata è fatta con una parte di olio e una parte acquosa (più un emulsionante che tenga insieme il tutto e un conservante che impedisca la formazione di cose brutte).
Quindi capisci bene che la concentrazione di Arnica in una pomata è sempre molto inferiore a quella che si trova in un buon oleolito.
Tuttavia, esistono in commercio pomate molto ben fatte ed efficaci.
Oltre agli oleoliti e alle pomate, puoi trovare gli unguenti.
Un unguento non è altro che un olio mescolato a una cera o ad altre sostanze grasse solide. Non essendo liquido è molto più pratico da portare in giro e da applicare; ma resta sempre una roba oleosa.
Oltre all’Arnica esistono molte altre sostanze naturali che hanno proprietà rubefacenti.
Una di queste è l’Ortica, ma non ti spiegherò come usarla.
Poi ci sono alcuni Oli Essenziali.
Tra i migliori scaldanti/rubefacenti ci sono l’Olio Essenziale di Cannella, di Chiodi di Garofano, di Canfora, di Zenzero, di Incenso (che è la resina della Boswellia).
Un oleolito, un unguento o anche una pomata con alta concentrazione di Oli Essenziali di questo tipo può risultare molto utile.
Un altro ingrediente erboristico molto gettonato è l’Artiglio del Diavolo.
Si tratta della radice di una pianta africana che contiene principi antinfiammatori.
L’importanza del massaggio
In realtà molta dell’efficacia dell’applicazione di prodotti erboristici sulla pelle dipende da come li applichi.
Li devi mettere effettuando un massaggio, paziente e lungo, che segua le naturali linee anatomiche della mano.
Questo perché anche il massaggio stimola la circolazione sanguigna e velocizza il processo di guarigione.
Per questo motivo sconsiglio l’uso di creme dalla consistenza troppo leggera e i gel.
Molto meglio applicare Olii, Unguenti o pomate molto grasse: più tempo ci vuole a far assorbire il prodotto, più tempo passerai a massaggiare.
Inoltre i prodotti più grassi di solito contengono anche più principi attivi.
Per concludere sulle Cure Naturali
Non ti risolvono il problema, ma possono aiutare e io le consiglio.
Ma quali scegliere?
Secondo me, se un medico ti ha prescritto un antinfiammatorio, faresti meglio a non assorbire attraverso la pelle altre robe antinfiammatorie. Penso che la cosa migliore sia usare una pomata o un unguento a base di Oli Essenziali scaldanti, da massaggiare con cura per tre o quattro volte al giorno: è un aiuto più che sufficiente.
Come e quando ricominciare a suonare
Se hai un concerto irrinunciabile, ti capisco. Probabilmente anche io sopporterei il dolore e andrei a suonare.
Ma è bene che tu sappia che suonare quando hai la Tendinite del Chitarrista peggiorerà le cose.
Di molto.
Puoi nascondere la polvere sotto il tappeto quanto ti pare, ma la situazione diventerà sempre peggio.
Devi riposarti, punto.
Non devi toccare la Chitarra finché il dolore non passa.
Quando poi sarà passato, dovrai ricominciare con molta calma.
Dovrai suonare per pochi minuti, con movimenti semplici, per poi tornare ad aumentare gradualmente.
Devi considerarti in convalescenza.
Prima di suonare e dopo aver suonato, fa’ esercizi di stretching.
Devi allungare i Tendini nella direzione opposta a quella nella quale si contraggono.
E lo devi fare con molta delicatezza.
Prendi in considerazione la possibilità di sostituire le corde della Chitarra con altre più leggere, così da poter usare minore forza nei primi giorni.
Lo so, non è una cosa semplice, perché ridurre il calibro delle corde può incasinare l’assetto della Chitarra (il manico sarà improvvisamente sottoposto a una pressione molto inferiore).
Questi sono gli esercizi per i Tendini Flessori della mano:
>
Per i Tendini Estensori della Mano devi fare questo tipo di esercizio:
In un prossimo articolo vedremo degli esercizi utili a rafforzare i Tendini delle mani.
Per concludere
Prevenire la Tendinite è la cosa più utile che puoi fare.
Come?
Esercitati con costanza, non incrementare gli esercizi in modo improvviso, soprattutto quando introduci tecniche nuove.
Anche quando si tratta di cose che una volta sapevi fare (come è capitato a me), tieni conto del tempo che è passato.
Non è che siccome 10 anni fa correvi le maratone domani mattina puoi andare all’improvviso a farti 30 chilometri come se il tempo non fosse passato. Il corpo umano è capace di fare cose straordinarie, a patto che lo tratti con rispetto.
Fa’ stretching.
Se ti è venuta la Tendinite del Chitarrista, va’ subito dal tuo medico e fidati di lui.
E se per qualche motivo pensi di non poterti fidare, non fare di testa tua, semmai va’ da un altro medico!
Le cure naturali possono aiutarti, ma non sono risolutive.
Non suonare!
Lo so, è durissima, ma proprio perché vuoi tornare a suonare il prima possibile, devi fermarti!
Abbi pazienza, passerà.
Spero di esserti stato utile.
giorgio says
consigli preziosissimi grazie Luca
Luca Ricatti says
Grazie a te Giorgio!
federico says
Consigli preziosi Luca, grazie per ciò che fai .!!
Luca Ricatti says
Grazie Federico!
Roberto says
Caro Luca,
grazie dei tuoi ottimi suggerimenti.
A me ogni tanto la tendinite prende il polso destro, soprattutto quando “esagero” con la pennata alternata o lo strum.
Anche per questo sto progressivamente “migrando” verso il fingerstyle, in cui la sollecitazione di quell’area è molto minore.
A presto!
Luca Ricatti says
Ciao Roberto,
in ogni caso vale quello che ho scritto nell’articolo: se hai un’infiammazione curala, riposa la mano e quando sei guarito riprendi a esercitarti in modo graduale ma con costanza.
In bocca al lupo!
Luca says
Buonasera io volevo chiederti di quanto tempo di riposo parliamo prima di riporre suonare io presepio il dolore c’è l’.ho all interno del gomito sinistro grazie
Luca says
Buonasera io volevo chiederti di quanto tempo di riposo parliamo prima di riporre suonare io presepio il dolore c’è l’.ho all interno del gomito sinistro grazie
Luca Ricatti says
Ciao Luca,
non posso darti una tempistica precisa, dipende da tante cose.
Deve passarti il dolore, devi evitare di suonare quando hai dolore.
Chiaro che se hai un’infiammazione forte non puoi limitarti al riposo. Parla con un medico, mi raccomando!
Francesco says
Grazie mille!
Luca Ricatti says
Grazie a te Francesco!
Anonimo says
Ciao Luca, sono disperato per il mignolo della mano sx. IL chitarrista lo faccio per lavoro e ultimamente sono accorto di avere questo dito che mi da’ dei problemi. Ho delle serate da fare per fortuna anche un po’ distanti una dall’altra causa Covid. Ho fatto.una ecografia alla dx e mi hanno trovato una tendinite del gomito causa di aver portato in passato dei.pesi, ma adesso la situazione riguarda la mano sx, cosa devo fare? Sembra di aver preso.una storta o qualcosa del genere ma non saprei la causa. Dammi un consiglio se possibile.grazie
Luca Ricatti says
Ciao,
di solito la causa è esercizio eccessivo o fatto a freddo. E per farla passare serve riposo. Il mio consiglio è di contattare subitissimo un fisioterapista o un medico per iniziare una terapia. Nel frattempo devi limitare o possibilmente azzerare l’esercizio: lo so che è dura ma il modo più veloce per uscirne è questo.
Giovanni says
Mi è stata e riscontrata la ritroartrosi alla base del pollice della mano sinistra. Cosa mi suggerite per poter continuare a suonare (oh 89 anni)? Grazie
Anonimo says
Ti mando un abbraccio, sei una grande ispirazione, sii forte.