Scopriamo cosa sono le cadenze musicali e come suonarle sulla chitarra, ovviamente, come al solito, con l’aiuto della consueta infografica.
Ti sei mai chiesto/a perché gli accordi per Chitarra di tante canzoni usano quasi sempre le stesse sequenze?
All’inizio di questo ciclo di lezioni di chitarra abbiamo parlato di Giro di Do e Giro di Sol.
Quello che non potevamo spiegare in quella lezione iniziale è perché quella sequenza di accordi e non un altra.
In un prossimo articolo spiegheremo nel dettaglio come costruire un giro di accordi. Ma per arrivare a questo, dobbiamo prima comprendere cosa sono le Cadenza musicali.
Ora che abbiamo visto i gradi della scala musicale, cosa sono gli intervalli e come creare gli accordi, possiamo avventurarci in qualcosa di più profondo.
Solita raccomandazione: per capire quello che spiego qui devi conoscere i gradi, gli intervalli e praticamente tutto quello di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti.
Se non conosci questa roba, non incasinarti il cervello con le cadenze musicali. Procedi per gradi, vai all’elenco delle lezioni di chitarra e parti dal fondo.
L’Infografica
In questo articolo ti parlo delle quattro principali cadenze musicali che è possibile incontrare.
Ma procediamo con ordine.
Per capire meglio e focalizzare gli argomenti, ho creato la solita Infografica, che sarebbe quel disegno colorato in alto. La puoi ingrandire cliccandoci sopra.
Materiale aggiuntivo
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Ma veniamo a noi.
La Dominante e la Tonica
Parlando dei gradi della scala musicale, abbiamo detto che il quinto grado, la Dominante, è come l’antagonista di un racconto: è ciò che crea il movimento, che costringe l’armonia a trovare una strada che torni alla Tonica (il primo grado, il protagonista), per ritrovare la sensazione di calma.
La Tonica ha carattere di riposo.
La Dominante ha carattere di moto.
Quando arriva la Dominante entra di prepotenza nella musica con il suo accordo (cioè l’accordo di Quinto grado) per portarci lontano dalla sensazione di riposo data dalla Tonica e dal suo accordo (cioè l’accordo di Primo grado). A quel punto, l’andamento musicale deve trovare il modo di tornare al centro tonale.
Perciò, il movimento che porta dall’accordo di Tonica a quello di Dominante e poi di nuovo all’accordo di Tonica può essere considerato il movimento basilare di tutta l’armonia.
Primo grado >>> Quinto grado >>> Primo grado
La Cadenza perfetta
Prendiamo una tonalità a casaccio, una qualsiasi. Tipo Do.
Ora prendiamo la Triade di Primo grado: Do – Mi – Sol.
E poi andiamo alla Triade di Quinto grado: Sol – Si – Re.
Questi due accordi hanno una nota in comune.
Bravo, il Sol.
Poi, l’accordo di Do contiene il Mi, l’accordo di Sol contiene il Re.
Re e Mi sono due note vicine.
Infine, l’accordo di Sol contiene il Si e l’accordo di Do contiene il Do (chi l’avrebbe mai detto?).
Si e Do sono due note molto vicine.
Ora, quando passi da un accordo di Sol (Quinto grado – Dominante) a un accordo di Do (Primo grado – Tonica), crei un movimento di questo tipo:
– Accordo di Sol >>> Accordo di Do
– Sol rimane Sol
– Si diventa Do
– Re diventa Mi.
Fico, eh?!
Questa cosa si chiama Cadenza perfetta ed è la base di tutta l’Armonia.
Fra questi tre, il movimento più importante è quello che porta dal Si al Do, perché il Do è il centro tonale.
Si dice che il Si tende e cadere sul Do.
Capito perché si chiama cadenza?
Nella Cadenza Perfetta il V grado può essere preceduto dal IV grado o dal II grado.
Guarda come ogni nota sembra cadere perfettamente sull’altra.
IV >>> V >>> I
Fa >>> Sol >>> Sol
La >>> Si >>> Do
Do >>> Re >>> Mi
II >>> V >>> I
Re >>> Re >>> Mi
Fa >>> Sol >>> Sol
La >>> Si >>> Do
Cadenza Plagale
La Cadenza Plagale consiste nel passaggio dal IV Grado al I Grado.
In tonalità di Do maggiore viene fuori questo.
IV >>> I
Fa >>> Mi
La >>> Sol
Do >>> Do
Ha un effetto meno potente della Cadenza Perfetta e infatti di solito la si usa come cadenza di passaggio.
Spesso i compositori classici usavano chiudere le composizione con una Cadenza Plagale seguita da una Cadenza Perfetta, in questo modo:
IV >>> I >>> V >>> I
Una variante molto interessante della Cadenza Plagale consiste nell’usare il IV Grado (che è un accordo maggiore) con la Terza abbassata di un semitono, trasformando quindi l’accordo in minore.
Viene fuori questo:
Fa >>> Mi
Lab >>> Sol
Do >>> Do
In questo modo l’armonia diventa molto particolare, perché il La bemolle è di fatto una alterazione che aumenta il senso di tensione.
Cadenza d’Inganno
La Cadenza d’Inganno consiste in una Cadenza Perfetta in cui il Primo grado è sostituito dal VI Grado.
V >>> VI
In tonalità di Do maggiore viene fuori questa cosa qua:
Accordo di Sol >>> Accordo di La minore
Sol >>> La
Si >>> Do
Re >>> Mi
In questo tipo di cadenza il senso di conclusione viene meno, si genera un effetto di stupore, ma non traumatico. Infatti il l’accordo di VI Grado fa parte del gruppo di Tonica (vedi l’articolo Modo Maggiore: un approfondimento). La differenza tra l’accordo di I Grado e quello di VI Grado è di una sola nota (Do – Mi – Sol / La – Do – Mi).
La Cadenza d’Inganno può sembrare un artificio complicato, ma non lo è: è molto utilizzata anche nella musica pop.
In realtà, non è necessario usare per forza il VI Grado.
La Cadenza d’Ignaro funziona anche usando il III Grado, che appartiene anch’esso al Gruppo di Tonica:
V >>> III
L’effetto è molto interessante. Per capirlo guarda cosa esce in Do maggiore, usando l’accordo di Mi minore (III Grado) in posizione di Rivolto:
Sol >> Sol
Si >>> Si
Re >>> Mi
(Se non ricordi cos’è un Rivolto vai qui: Come creare gli Accordi).
Ad ogni modo, nulla vieta di sperimentare soluzioni anche più azzardate, con accordi diversi da quelli del Gruppo di Tonica.
Ma ora veniamo all’ultimo dei quattro principali tipi di Cadenze musicali:
Cadenza Sospesa
La Cadenza Sospesa si potrebbe definire come una specie di non-cadenza. Nel senso che la frase musicale si chiude senza chiusura: cioè sull’Accordo di Dominante.
In Pratica, la Cadenza Sospesa consiste nel concludere la frase musicale con un accordo qualsiasi seguito dall’Accordo di Dominante:
XXX >>> V
Il che crea evidentemente un effetto di mancata conclusione, di sospensione, appunto. Un po’ come quando la puntata della tua serie TV preferita si conclude con l’antagonista che ride di gusto mentre il protagonista sta per precipitare in un baratro…
… Cosa accadrà?
Difficile concludere un brano in questo modo. Ma, all’interno del brano, la Cadenza Sospesa può essere un espediente molto interessante per mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore. Per esempio, concludere una strofa con una Cadenza Sospesa, può essere utile a rendere l’attacco del ritornello molto più efficace.
Ok, potremmo dire di aver concluso, ma in verità, tra le tante cadenze musicali inventate dai compositori nel corso dei secoli, ce n’è una un po’ bizzarra di cui ti voglio parlare, perché mi piace un casino.
Si tratta della…
Cadenza Piccarda
La Cadenza Piccarda si usa nei brani scritti in Tonalità minore.
In Tonalità minore, ovviamente, l’Accordo di Tonica è un accordo minore. Perciò una Cadenza Perfetta – per esempio in tonalità di La minore – dovrebbe apparire così:
Mi Dominante >>> La minore
Ma anticamente l’accordo minore, anche se di Tonica, era considerato imperfetto (il termine tecnico è Consonanza Imperfetta). Perciò, per chiudere in bellezza, si preferiva
Mi Dominante >>> La maggiore
Un pezzo scritto in tonalità minore ha sempre un’atmosfera un po’ cupa. Un’improvvisa conclusione in maggiore genera un effetto imprevisto di luce e speranza.
Pare che questo espediente fosse particolarmente diffuso nelle composizioni religiose che si suonavano in Francia nella regione della Piccardia. Per questo Jean Jacque Rousseau, nel suo Dictionnaire de musique la descrisse col nome di Cadenza Piccarda. E da allora tutti la chiamano così.
L’effetto della Cadenza Piccarda mi piace un sacco e infatti l’ho usata per chiudere la mia canzone Foglia morta (che si trova nel mio album Fumo al vento e la puoi scaricare gratis se sei iscritto al Bollettino).
Ok, stavolta abbiamo concluso.
Però aspetta… Non posso resitere, te ne devo dire un’altra… La
Cadenza Evitata
La Cadenza Evitata è una roba davvero davvero strana.
Consiste nel passare dall’Accordo di Dominante a… L’Accordo di Dominante di un’altra tonalità!
Cioè, non solo non conclude la frase musicale tornando al Primo Grado, non solo rimane sul dominante, ma addirittura cambia tonalità. Cioè fa una cosa di questo tipo:
Sol Dominante >>> Re dominante
Si tratta di una vera e propria modulazione.
Ma siccome non abbiamo mai parlato di questa roba, per ora ci fermiamo qui.
Cadenze Musicali: ok, ma che ci faccio?
Ora che hai capito cosa sono e come funzionano le Cadenze Musicali, voglio concludere dicendoti tre cose:
1) Nei prossimi articoli vedremo come si struttura un giro di accordi e capirai come ti è utile conoscere le Cadenze Musicali.
2) Non farti paranoie se non ti ricordi tutto quello che ho scritto in questo articolo. La cosa davvero importante da ricordare è questa:
Cadenza Perfetta: V >>> I
Cadenza Plagale: IV >>> I
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Anonimo says
Grazie. Molto chiaro
Luca Ricatti says
Grazie a te!
Morvan says
Complimenti per la chiarezza espositiva.
Grazie a te potrò continuare a studiare la chitarra in modo più semplice e gradevole.
Luca Ricatti says
Grazie Morvan!
mat says
evitata o d’inganno non cambia nulla
Luca Ricatti says
Rimandato a settembre.
Stefano says
Utile e chiaro,
grazie Luca.
Ti sarei oltremodo grato se riuscissi a sintetizzarmi il PERCHE’ la successione delle triadi (lasciamo per un momento perdere gli accordi di settima) di V e di I grado forma la cadenza perfetta.
In rete la risposta più diffusa è: “perchè l”accordo di dominante contiene la sensibile che risolve sul primo grado dell’accordo di tonica”, ma è una risposta parziale in quanto anche la triade di terzo grado ed – ovviamente quella di settimo – contengono la sensibile ma l’effetto è decisamente differente. Va da sé che la risposta è “dipende dall’effetto combinato delle restanti note della triade”, sì ma, in che modo ?
Un caro saluto, avanti così.
Stefano
Luca Ricatti says
Stefano complimenti perché hai centrato esattamente il punto!
Non dipende dalla sensibile in sé, ma dalla combinazione tra la Sensibile e la Sottodominante (4° grado).
Tra queste due note si forma l’intervallo di Quinta Aumentata (Tritono), che è il massimo portatore di tensione e la tensione ha bisogno di risolvere tornando a uno stato di quiete (Accordo di Tonica o sue sostituzioni).
L’Accordo di Terzo Grado non ha il Tritono.
L’Accordo di Quinto Grado ce l’ha quando è suonato con la Settima e per questo è molto più efficace con la Settima (funziona anche senza, perché comunque il nostro cervello è abituato a sentire quel tipo di cadenza e dopo una Dominante si aspetta la Tonica).
L’Accordo di Settimo Grado invece ce l’ha già nella Triade e infatti può essere usato come sostituzione dell’Accordo di Dominante e l’effetto è altrettanto efficace.
Comunque trovi spiegate tutte queste cose in questo Articolo: Modo maggiore: un approfondimento.
edoamante says
Spiegazione come sempre molto chiara, davvero complimenti. Grazie a te sto approfondendo con piacere lo studio dello strumenti.
Avrei due domande:
1. le considerazioni fatte valgono anche per i gradi della scala minore? (immagino di no, perché avendo letto l’articolo successivo mi sembra di capire che bisognerebbe introdurre la sensibile nel quinto grado dell’accordo della scala minore naturale: E->Am invece di Em->Am. Ma vorrei capirne di più)
2. le considerazioni fatte valgono anche per le singole note? Ad esempio se su un accordo di F diesis min suono prima la nota Re e poi la nota Do diesis (che sarebbe il quinto grado della scala di F diesis min) ho fatto una cadenza sospesa?
Sperando di non aver scritto cavolate ti ringrazio ancora per il lavoro che fai.
Edoardo
Luca Ricatti says
Ciao Edoamante, grazie per il tuo apprezzamento!
Per la domanda 1: sì, vale tutto anche per il minore ma, come hai detto tu, se suoni su una scala Minore Naturale manca la sensibile e quindi l’effetto della Cadenza risulta debole; per questo di solito si inserisce la sensibile e l’accordo di Quinto Grado diventa maggiore (la Sensibile è la Terza dell’Accordo di Dominante).
Lo si fa molto comunemente, anche nelle canzonette (io sono uno che scrive e suona canzonette), non solo nella musica “difficile”; per dire che è proprio prassi consolidata.
Per la domanda 2: no, direi di no; cioè secondo me no: nel senso che le Cadenze sono una roba che riguarda gli Accordi e funzionano per l’effetto che fanno le note combinate fra loro.
La Cadenza V → I funziona perché le note dei due accordi si combinano nei modi che abbiamo spiegato; le singole note non hanno lo stesso effetto di «risoluzione».
Luca says
Buongiorno Luca, cosa mi dici della cadenza “Super Mario” (bVI-bVII-I) ossia la successione di 3 accordi maggiori distanziati da 1 tono…esempio: Do maggiore – Re maggiore – Mi maggiore…suona molto bene ma fatico a trovarci una logica di “sostituzioni”
Luca Ricatti says
[Risposta aggiornata il 24|02|2021]
Ciao Luca,
grazie a questa tua domanda è nata una nuova Lezione!
Lì spiego cosa ne penso.
Sta qui ☞Cadenza Super Mario (o Cadenza Lady Madonna)
Luca says
Grazie…con calma mi studio la tua risposta 🙂
Se scrivi su Google “Mario Cadence” o “Supermario Cadence” ti saltano fuori molti risultati…sembra che questa cadenza la chiamino così perchè resa famosa dal videogioco…ma si legge anche che i Beatles la usassero spesso.
In effetti adesso che guardo con più attenzione i risultati web vedo che ci sono diversi risultati e anche alcuni video che danno la loro interpretazione all’uso di questi accordi.
Avrei anche altre domande simili su accordi che a volte fatico a capire perchè “si permettono”di uscire così dal seminato ma non voglio nè monopolizzare la chat nè sfruttare troppo la tua cortesia.
Ti ringrazio e un saluto
Luca Ricatti says
Grazie per la segnalazione, interessantissimo!
Francesco says
nella soul music come funzionano le cadenze?
Luca Ricatti says
Ciao Francesco,
le Cadenze sono Cadenze, funzionano allo stesso modo in tutti generi musicali.