Cosa sono le Terzine musicali? Come si suonano e qual è la loro reale durata all’interno della Battuta? Spieghiamo tutto con calma e con parole semplici.
Prima di tutto, questa è la quarta lezione del mio Corso di Lettura musicale.
Se ti sei perso le precedenti lezioni sono queste (e ti consiglio di partire dal principio):
→ 1) Pentagramma: come si legge e come funziona
→ 2) Lettura Ritmica
→ 3) Ritmo Sincopato
Questa che stai leggendo è l’ultima lezione della serie dedicata alla Lettura Ritmica.
Dalla prossima inizieremo a suonare le note sulla Chitarra.
Quindi diamoci sotto, che siamo a un punto di svolta di questo corso!
Fino a ora, abbiamo visto come leggere la scansione ritmica delle note all’interno della Battuta.
Se hai fatto anche gli esercizi (che puoi scaricare iscrivendoti al Bollettino di Luca Ricatti), ormai dovresti avere una discreta dimestichezza con la lettura ritmica, anche delle figure apparentemente più complesse.
Ma tutti gli esempi che abbiamo fatto finora si basavano sempre su una ritmica che possiamo definire quadrata.
In pratica, abbiamo individuato quattro pulsazioni all’interno della Battuta e abbiamo scomposto ognuna di queste pulsazioni per due o per quattro, sperimentando le soluzioni ritmiche più disparate.
Ma cosa succede nel momento in cui la Pulsazione viene scomposta in tre parti, anziché in due o in quattro?
Ecco, è qui che entrano in gioco le Terzine musicali.
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Di che stavamo parlando?
Ah, di terzine musicali.
Il Metro in 3/4
In tutti gli esempi che abbiamo visto nelle precedenti lezioni, il Metro era sempre lo stesso: 4/4.
Questo non è un problema, in realtà, perché cambiando il Metro, il concetto non cambia.
Devi solo fare attenzione al fatto che la somma delle durate delle note e delle pause all’interno della Battuta corrisponda sempre a quanto indicato nel Metro.
Una cosa a cui dobbiamo però fare caso è la struttura degli Accenti musicali.
Nel Metro 4/4 abbiamo visto che gli Accenti sono posizionati in questo modo:
Cambiando il Metro, cambiano i rapporti tra le Pulsazioni all’interno della Battuta.
Il caso su cui vale senz’altro la pena soffermarsi è quello del Metro in 3/4.
Quando il Metro è 3/4, la distribuzione degli Accenti nella Battuta è così:
Abbiamo ovviamente solo tre Accenti.
Di questi uno è forte, gli altri due sono deboli.
Anche in questo caso, ci aiuta pensare a come suonano i batteristi.
I batteristi usano la cassa per sottolineare gli Accenti forti e il rullante per gli Accenti deboli.
Infatti nel 4/4 usano la cassa sulla prima e sulla terza pulsazione, il rullante sulla seconda e la quarta.
TUM – TA – TUM – TA
Nel 3/4 normalmente usano la cassa sulla prima e il rullante su seconda e terza Pulsazione. Pensa a un valzer suonato da una tipica banda romagnola di liscio.
TUM – TA – TA
A parte la diversa distribuzione degli Accenti, però, cambiando il Metro il metodo della lettura ritmica rimane uguale.
Come vedi, tutto uguale al 4/4. Perché, anche se siamo all’interno di Metro ternario, cioè composto di 3 pulsazioni, stiamo continuando a dividere queste Pulsazioni per numeri pari: per due e per quattro.
Cioè, stiamo usando sempre note del valore di 1/4, 1/8 e 1/16.
Perciò veniamo al vero motivo di questa lezione.
Cosa succede se dividiamo la Pulsazione per tre?
Terzine musicali e Ritmo terzinato
Succede che creiamo delle terzine musicali. E quindi crediamo un ritmo terzinato.
Ci sei? Un ritmo terzinato non è altro che una serie di terzine musicali.
E come si scrivono le terzine musicali?
Già perché fino a ora abbiamo visto come scrivere note che sono frazioni pari dell’intero: 2/4, 1/4, 1/8, 1/16, eccetera.
Come si scrive una nota che vale, per esempio, 1/3 di una Pulsazione?
Ebbene, non esistono dei simboli specifici.
Ti sembra assurdo?
In realtà non lo è, anzi è molto meglio che sia così.
Chi ha inventato il modo di scrivere le note sul Pentagramma sapeva il fatto suo.
Infatti pensa a questo: immagina che bordello se avessero inventato dei simboli nuovi per scrivere le note da 1/6, 1/12, 1/24, eccetera.
Ci toccava imparare un sacco di altri simboli. Pensa che palle.
Invece, hanno trovato una soluzione molto più semplice.
Eccola:
Stai capendo?
Basta raggruppare 3 note da 1/8 e metterci sotto (oppure sopra, è lo stesso) una graffetta con scritto 3.
E chi legge sa che quelle note non valgono 1/8, ma 1/12 dell’intero (che sarebbe 4/4).
Ci sei o sei andato a prendere la calcolatrice?
Lascia perdere, torna qua che te la faccio più semplice. In effetti non hai alcun bisogno di fare conti.
Devi c-O-ntare / c-A-ntare.
Proviamo a fare la lettura ritmica.
Però aspetta.
Abbiamo visto la lettura ritmica usando le sillabe
UN – i – e – da – DU – i – e – da – TRE – i – e – da – QUAT – i – e – da
che però vanno a gruppi di quattro.
Ma qui abbiamo gruppi di tre.
E allora?
E allora ci inventiamo un altro modo di contare.
Facciamo così:
UN – ta – ta – DU – ta – ta – TRE – ta – ta – QUAT – ta – ta
Ecco qua:
Ci sei?
Se per caso ti dovesse capitare di trovare da leggere delle Terzine di sedicesimi, allora devi leggere così:
Il Ritmo Swing
Ora ti svelo una cosa: quello che ti ho propinato negli esempi qui sopra è una roba avanzata.
Perché?
Perché ti ho fatto cantare una roba in cui sono mescolati i concetti di binario e ternario.
O – per dirla in un gergo meno tecnico ma più artistico – quadrato e swingato.
Infatti abbiamo usato un Metro quadrato (4/4) ma un Ritmo Terzinato (rappresentato dalle terzine musicali).
Ora, devi sapere che c’è stata una fase nell’evoluzione della musica Jazz in cui i musicisti hanno iniziato a suonare tenendo un ritmo terzinato sul metro in 4/4.
In questo modo è nato un genere musicale chiamato Swing, che in inglese significa dondolare.
E in cosa consiste, esattamente questo dondolare?
Consiste nel fatto che anche se uno spartito dice così:
Il musicista lo suona così:
Capisci la differenza?
Nello spartito ci sta scritto di suonare quadrato. Ognuna delle quattro Pulsazioni che compongono la Battuta da 4/4 viene suddivisa in due note uguali, due note da 1/8 l’una.
Ma il musicista che suona swingato allunga la durata della prima nota e accorcia la seconda. E come fa?
Divide la Pulsazione per tre, anziché per due. Ma non crea delle terzine musicali, suona solo due note: dà 2/3 della durata alla prima nota e 1/3 alla seconda.
E così viene fuori questo andamento dondolante.
Molto spesso i compositori, per fare prima e per non rendere i loro spartiti troppo incasinati da leggere, scrivono una cosa come questa, all’inizio della partitura:
E poi scrivono tutto lo spartito con una ritmica «quadrata».
Ma quell’intestazione all’inizio vuol dire che lo spartito deve essere suonato con ritmo terzinato, cioè in modo swing.
Un po’ come nell’esempio visto sopra: anche se è scritto quadrato, il pezzo va suonato con ritmo terzinato.
Spesso come sinonimo di swing si usa il termine shuffle.
Un esercizio molto utile che puoi fare consiste nel prendere tutti i file Pdf con gli esercizi visti nelle lezioni precedenti e provare a leggerli usando un ritmo swing.
Devi usare il solito sistema di sillabe (UN – i – e – da… ), ma devi dare alla lettura una cadenza shuffle, un ritmo terzinato, appunto.
Il Metro composto
Per concludere, un altro tipo di ibridazione tra metro binario e terzine musicali è rappresentato dai cosiddetti Metri composti.
L’esempio più classico è il Metro 6/8, caratteristico di balli popolari come la Giga e il Saltarello, ma spesso usato anche nelle ballad folk/rock.
Il 6/8 non è altro un che un Metro in 2/4 su cui sono state innestate delle terzine musicali: le due Pulsazioni che compongono la Battuta di 2/4 vengono divise per tre.
Ne viene fuori per l’appunto un 6/8, che ha il tipico andamento
TA – ra – ta – TA – ra – ta – TA – ra – ta – TA – ra – ta
In pratica scrivere 6/8 all’inizio del spartito è semplicemente un trucco usato dall’autore per evitare di scrivere uno spartito in 2/4 pieno zeppo di terzine con l’indicazione del 3 con la graffetta.
Lo stesso vale per tutti i metri composti.
– 6/8 → 2/4 terzinato
– 9/8 → 3/4 terzinato
– 12/8 → 4/4 terzinato
eccetera.
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Cosimo says
Caro Luca, permettimi di chiamarti così. Ho più di 70 anni e spero tu mi permetta questa confidenza. Ti ho scoperto da pochi giorni su youtube e mi è subito piaciuto il modo in cui spieghi la musica. Suono da tantissimi anni ( parto dai mitici ’60 ) ma sono rimasto sempre un mediocre “strimpellatore”. Ho anche preso lezioni da bravi maestri ma, certamente per mia negligenza, non ho fatto dei grandi progressi. Sono passato dalla chitarra acustica alla classica e poi mi sono appassionato al Finger Picking lasciando il plettro per le unghie.
Così oggi conosco molte tecniche ma non ne faccio bene nemmeno una! Ma amo la chitarra e amerei poter leggere la musica….mi puoi aiutare suggerendomi, dopo quello che ti ho detto, quali dei tuoi corsi potrei seguire? Scusa se mi sono dilungato, Saluti, Cosimo
Luca Ricatti says
Ciao Cosimo e grazie per il tuo apprezzamento!
Hai messo sul piatto vari temi. Potrebbero essere adatti a te il Corso di Lettura Musicale, c’è il Corso di Fingerstyle per principianti, c’è un Mini Corso di esercizi di Fingerstyle più avanzati e c’è il Mini Corso su come si studia un brano musicale (per risolvere gli errori tecnici e aumentare la sicurezza in se stessi).
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Anonimo says
Gentilissimo Sig. Ricatti,
apprezzo moltissimo la Sua guida, tuttavia constato un’inesattezza, a parer mio anche decisamente grave, nello schematizzare il 4/4. Il 4/4 non è dato dalla successione: forte-debole-forte-debole, bensì: forte-debole-mezzoforte-debole. Se avessimo la prima variante, sarebbe come ripetere per due volte consecutive una battuta di 2/4, il che non avrebbe alcun senso nella teoria musicale. Il 4/4 è sempre frutto di un’asimmetria, data proprio dall’accento mezzoforte sul terzo tempo.
Cordiali saluti,
Alessandro
Luca Ricatti says
Ciao Alessandro e grazie per il tuo apprezzamento.
Nei prossimi mesi tutto il Corso sarà rifatto daccapo per essere migliorato: terrò sicuramente presente questa tua precisazione e ti ringrazio della segnalazione!