Scopriamo le diteggiature dei modi della Scala Maggiore sulla Chitarra e come si intrecciano tra loro, aiutandoci come sempre con un’Infografica.
Come abbiamo già fatto per le scale classiche, vediamo le diteggiature in posizione stretta, cioè senza obbligare la mano sinistra ad allungarsi troppo e a faticare eccessivamente. Poi, per i più duri, vedremo anche le diteggiature in posizione lata, in un prossimo articolo.
Occhio, che qui non ti spiego cosa sono i modi. Per questo ho già scritto un articolo apposta sulle scale modali, vattelo a leggere, se te lo sei perso.
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Ma veniamo a noi.
Probabilmente ti starai chiedendo perché dover fare tutta questa fatica: sono un sacco di diteggiature da ricordare, dunque deve esserci un motivo più che valido.
E io te ne do ben due di motivi validi.
Perché imparare a suonare i Modi della Scala Maggiore?
Il primo è che imparare a suonare queste sette scale ti darà una conoscenza della tastiera della chitarra di livello superiore. Imparerai a muoverti lungo tutto il manico con disinvoltura.
Te ne sei accorto che suonare sui primi tasti non è come suonare sugli ultimi? Che i primi sono larghi e comodi ma lì le corde sono più dure? E che gli ultimi sono più stretti ma lì le corde sono più morbide?
Ecco, studiare i modi della scala maggiore ti costringerà a diventare pratico in tutte le posizioni.
Il secondo motivo è che puoi considerare ognuno dei modi della scala maggiore come una sorta di espansione dell’accordo che parte dallo stesso grado.
Stai calmo, non è difficile.
Immagina un semplice Giro Armonico, Giro di Do e Giro Sol, per esempio.
Immagina che stai sul palco a suonare i tuoi quattro classici accordi per Chitarra e il cantante all’improvviso si gira versi di te e ti fa:
«Dai, facci un assolo!»
Potresti metterti a fare su e giù come un criceto sulla scala di Do maggiore, che dici almeno così è sicuro che non sbaglio.
Oppure potresti tirare una sberla al cantante davanti a tutti e dirgli di pensare a imparare i testi a memoria, invece di rompere le palle a te.
Ma tu no farai nessuna di queste cose. Perché tu avrai studiato i Modi della Scala Maggiore.
E allora suonerai un Do Ionico sull’accordo di Do maggiore, un La Eolio sul La minore, un Re Dorico sul Re minore e un Sol Misolidio sul Sol settima.
Capito?
A ogni accordo puoi legare una scala modale. Così facendo riuscirai a evidenziare le sfumature di ogni accordo, come fanno i i grandi jazzisti. Nessuno del pubblico se ne accorgerà, si sa che sono tutti impegnati a chiacchierare e a tentare inutilmente di rimorchiare. Ma vuoi mettere la soddisfazione?
Sì, lo so che non è facile passare da una scala all’altra improvvisando. Ci vuole pratica per queste cose. Però intanto sai che puoi farlo.
Modi della Scala Maggiore: le diteggiature
In questa infografica (se clicchi si ingrandisce) trovi tutte le diteggiature (in posizione stretta). Si parte dalla Scala di Sol Misolidio sul 3° tasto. Avremmo potuto partire dal Fa lidio, ma avremmo dovuto suonare delle corde a vuoto e questo incasinava le cose.
Per ogni diteggiatura ho messo 2 scale. Cioè, dalla prima nota suonata sulla corda del Mi basso parte una scala e sotto, sulla corda del La, ne inizia un’altra. In questa maniera prendi due piccioni con una fava e riesci anche a vedere meglio le interrelazioni tra le varie scale modali.
E ora, se non ti è ancora chiara la faccenda, facciamo un riepilogo di come sono fatti i Modi della Scala Maggiore.
Modi della Scala Maggiore: una descrizione
Modo Ionico
Il modo Ionico è la scala che si ricava dal 1° grado e corrisponde esattamente alla Scala Maggiore. Quindi è composta solo di gradi maggiori o giusti. (per una spiegazione della struttura delle scale leggi l’articolo sulle scale per chitarra).
Modo dorico
Il modo Dorico si ricava dal 2° grado. È una scala minore (perché ha il 3° grado minore), con la 7^ minore ma la 6^ maggiore. È una scala interessantissima e molto utile, viene spesso sfruttata sugli accordi minori con la 7^ minore (a patto che non abbiano la 6^ o la 13^ minore).
Modo Frigio
Il modo Frigio si ricava dal 3° grado. È una Scala Minore con la 2^ minore. In pratica è fatta di soli gradi minori o giusti.
Modo Lidio
Il modo Lidio si ricava dal 4° grado ed è una Scala Maggiore con la 4^ aumentata. Ha un suono molto particolare. Per ora non parliamo di come applicarla, perché è una roba un po’ troppo avanzata.
Modo Misolidio
Il modo Misolidio è la scala che si ricava dal 5° grado ed è interessantissima. È una scala maggiore con la 7^ minore. La puoi suonare su tutti gli accordi di dominante, che vuol dire accordi maggiori con la 7^ minore.
Modo Eolio
Il modo Eolio nasce dal 6° grado e corrisponde esattamente alla Scala Minore Naturale. È la scala di riferimento per suonare in minore.
Modo Locrio
Il modo Locrio nasce dal 7° grado ed è una scala bella strana. Tranne il 4° grado giusto, ha tutte le note sbagliate.
La 2^, la 3^, la 6^ e la 7^ sono minori e la 5^ è diminuita.
Scherzi a parte, è una scala utilissima: si può sfruttare sugli accordi di dominante (3^ magg., 7^ min.) per ottenere delle alterazioni. Ok, ok, sto mettendo il carro davanti ai buoi. Ma tu metti in tasca, che è una roba interessante.
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Carlo says
Ottimo. Per imparare le sonorita di queste scale c’è. Un sistema? Grazie, un saluto.
Luca Ricatti says
Ciao Carlo,
certo che c’è un metodo: suonarle, suonarle e poi suonarle ancora.
E quando hai finito, suonarle di nuovo.
Però mentre suoni osserva e fatti delle domande: cosa dà alla Scala Lidia questa sonorità?
Il fatto che la quarta nota è spostata un tasto avanti, rispetto alla normale Scala Maggiore (Modo Ionio).
E la Frigia? Perché suona diversamente dalla Eolia?
Non limitarti a suonarle su e giù: improvvisa, salta delle note, inventa delle frasi. Questo è il modo più efficace per prendere dimestichezza con le sonorità di una scala.
Simone says
Ciao Luca,
non capisco una cosa dalla lettura dell’articolo. Quando dici di suonare “Do Ionico sull’accordo di Do maggiore, un La Eolio sul La minore, un Re Dorico sul Re minore e un Sol Misolidio” nell’improvvisazione su un giro di Do, perché non hai detto semplicemente “usa la scala di Do maggiore per improvvisare su questo giro di accordi”? O meglio: Do Ionico, La Eolio, Re Dorico e Sol Misolidio hanno le stesse identiche note, perché specificare quale usare sotto quale accordo?
Grazie se vorrai rispondere.
Simone
Luca Ricatti says
Ciao Simone,
hai perfettamente ragione, sono le stesse identiche note.
Il motivo per cui utilizzare le Scale Modali è che ti permette di visualizzare molto meglio le note più identificative dei singoli accordi.
Se su un Giro di Do cominci a suonare la Scala di Do Maggiore su e giù, finisci col perdere di vista gli accordi che scorrono sotto.
Se invece pensi in termini di Scale Modali, quando dal Do passi al La Minore e prendi a suonare la scala di La Eolio, ti viene molto più spontaneo fermarti a evidenziare la fondamentale dell’accordo (La), la sua Terza, la sua quinta.
Insomma, è un trucco per la mente, per arricchire il fraseggio.
Spero si sia capito.
Simone says
Grazie per la risposta!
Tuttavia sono un po’ duro di comprendonio e non riesco ancora a capire che cosa renda differente un La Eolio da un Do Ionico o da un Sol Misolidio. L’unica differenza è la nota da cui cominciano nel caso in cui suonassimo le note in maniera sequenziale, è corretto?
Ma allora se io immaginassi una sequenza di note che mi piace, facciamo finta “SOL-DO-SOL-LA-MI-LA-MI-SOL”, nessuno potrebbe mai attribuirla a un modo in particolare, sono semplicemente note della scala di Do Maggiore suonate in un certo ordine. Poi sta a me e al mio gusto musicale suonarle sotto a un DO maggiore o a un LA minore, e chiaramente l’effetto ottenuto sarà diverso. Se anche suonassi una frase “LA-SI-DO-RE-MI”, che inizia per LA ed ha note consequenziali, farebbe comunque parte di ogni altro modo.
Vedo i modi di Do Ionico, La Eolio e Sol Misolidio un po’ come “2+2”, “2*2” e “2^2”: anche se i ragionamenti che le costruiscono sono leggermente diversi, il risultato è sempre 4, sono la stessa cosa.
Però dalla tua risposta capisco questo, che effettivamente mi convince di più rispetto al ragionamento coi modi: quando c’è un accordo di Do maggiore è preferibile improvvisare suonando le note della triade DO-MI-SOL; quando c’è un La minore è meglio evidenziare le note della triade LA-DO-MI. Ho capito male?
Scusa tanto per il papiro, mi sta solo a cuore capire meglio questo punto che mi genera un po’ di confusione. Grazie mille se vorrai ancora rispondere e complimenti per il tuo blog!
Luca Ricatti says
Sì, direi che sei sulla strada giusta.
Il punto è che la diteggiatura di una scala influenza il nostro modo di suonare, è inevitabile.
Se prendi le note di Do Maggiore, ma le suoni nella diteggiatura di La Eolio, questo ti porterà inevitabilmente a dare più risalto al La (e quindi anche al Do e al Mi).