Impariamo la lettura ritmica con il Counting, un metodo semplice e intuitivo per riuscire a leggere facilmente qualsiasi figura ritmica sul Pentagramma.
Questa che stai leggendo è la Seconda Lezione del Corso di Lettura musicale. Se ti sei persa la Prima Lezione, lo trovi qui: Pentagramma: come si legge e come funziona.
La lettura ritmica è un settore dello studio della lettura musicale che si concentra su metro, ritmo e tempo. Sostanzialmente mettiamo per un attimo da parte il riconoscimento delle altezze delle note sul Pentagramma, per imparare a riconoscere «al volo» le durate delle note, inquadrandole nella scansione temporale di uno spartito.
In pratica, leggeremo degli spartiti in cui la nota è sempre Do.
Come funziona questa lezione
La lezione prevede alcuni esempi e la spiegazione di come leggerli.
Va da sé che con la descrizione ci fai poco. Quello che conta è la pratica.
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Ok, ci stiamo attardando in indugi.
Dobbiamo addentrarci nei misteri del Counting.
So cosa stai pensando:
E ora che cavolo è il Counting?
È difficile immaginarlo, ma counting è una parola inglese che vuol dire… (rullo di tamburi): contare.
E questo è il primo grosso problema di questo metodo, che provocherà una strage di lacrime e sangue tra gli studenti: per impararlo bisogna saper contare.
Ora rispondi onestamente a questa domanda: sai contare?
Sì?
Sicuro?
Va bene, te la sei cercata.
Partiamo subito con gli esempi pratici.
Se hai letto la prima lezione più o meno dovresti aver capito cos’è il Metro.
Se non altro dovresti aver capito che se all’inizio del Pentagramma c’è scritto 4/4 vuol dire che all’interno di ogni battuta la somma delle durate delle note deve essere 4/4.
Ecco una battuta in 4/4.
Ora preparati, perché quello che stiamo per fare metterà a dura prova le tue capacità intellettive. Se rinuncerai e abbonderai per sempre lo studio della musica ti capirò.
Per leggere questa battuta devi fare questo: pronunciare a voce alta i numeri scritti in rosso sotto le note:
«uno, due, tre, quattro».
Lo so, è durissima. Ma non rinunciare subito, aspetta.
Prova a usare un Metronomo. Settalo a una velocità lenta, tipo 60 o 70 bpm e leggi i numeri a tempo col Metronomo.
Com’è andata?
Bene, allora prova ad aumentare leggermente la velocità.
Questo è quello che dovrai fare ogni volta che ti eserciterai nella lettura ritmica:
1) settare il Metronomo
2) contare a tempo
3) aumentare la velocità
4) tornare al punto 2)
Chiaro che non è sempre così semplice.
Prova a farlo con questa battuta.
Ecco, la lettura ritmica è una cosa che deve procedere per gradi.
Ti ho mostrato due esempi estremi, uno talmente facile da non avere senso e uno così intricato da essere impossibile senza un po’ di allenamento.
E ora andiamo ad approfondire.
Iniziamo a fare sul serio.
Lettura ritmica con il Counting
La prima cosa da fare è rendere i numeri più facili da scandire ritmicamente.
Infatti in musica, di solito, a ogni nota musicale corrisponde una sillaba.
Per esempio:
Da-je-de tac-co da-je de-pun-ta quan-t’è bo-na la so-raA As-sun-ta
Se volessimo scrivere questo stornello su Pentagramma, dovremmo far corrispondere una nota a ognuna di queste sillabe.
Perché è così che facciamo quando cantiamo.
Per i nostri esercizi di lettura ritmica, dobbiamo fare in modo che a ogni nota corrisponda una sillaba.
Ma i numeri da uno a quattro (eccetto il tre) hanno due sillabe.
Perciò li dovremo modificare in questo modo:
UN – DU – TRE – QUAT
Quindi conteremo a tempo col Metronomo in questo modo:
Ma, come abbiamo visto nella precedente lezione, le note non hanno tutte la stessa durata.
Che fare quando ci capita una nota più lunga?
Nell’esempio precedente avevamo quattro note del valore di 1/4 l’una.
Nell’esempio che segue, l’ultima nota vale il doppio, cioè 2/4.
Dato che il Metro è sempre 4/4, non c’è posto per quattro note.
Quindi avremo una sillaba in meno.
Perciò leggeremo le note così:
Occhio che non dobbiamo separate le due e del tre, deve essere un unico suono che dura il doppio degli altri.
Ci siamo?
Perfetto, allora andiamo avanti.
Leggere gli Ottavi
Che succede se ho una nota più breve?
Proviamo a scomporre le note.
Abbiamo sempre quattro pulsazioni, solo che per ogni pulsazione abbiamo due note da 1/8, anziché una da 1/4.
E come facciamo a cantare due note su ogni pulsazione (quindi in totale otto), se abbiamo solo quattro sillabe a disposizione?
Semplice, inventiamo una sillaba nuova.
La chiameremo e.
Quindi accendiamo il nostro bravo Metronomo e contiamo:
Ad ogni click del Metronomo dobbiamo far corrispondere le sillabe di numeri da uno a quattro.
Le sillabe «e» si devono trovare esattamente a metà strada tra un click e l’altro del Metronomo.
Ci sei?
Mhhh… ti vedo poco convinto.
Vabbè, intanto andiamo avanti.
Contare le Pause
Nella lezione introduttiva abbiamo visto che in musica i silenzi sono importanti quasi quanto i suoni.
E abbiamo visto che sul Pentagramma i silenzi si rappresentano con alcuni segni grafici chiamati Pause.
Cosa dobbiamo fare, quando durante il nostro esercizio di lettura ritmica incontriamo una pausa?
Come è facile intuire, dobbiamo restare in silenzio.
Nel prossimo esempio andiamo a inserire una pausa da 1/4.
Quello che dobbiamo fare quando incontriamo la pausa è: non dire niente per la durata di 1/4 di battuta.
Ora attenzione a questo.
Se al posto del primo quarto hai una pausa, il secondo quarto lo chiamerai sempre due.
Il primo quarto è sempre uno, il secondo è sempre due, eccetera.
Guarda come devi contare queste battute.
In alto ho messo dei numeri che indicano i quarti di battuta.
Sotto ho scritto le sillabe che devi pronunciare a tempo col Metronomo. Quando il click del Metronomo coincide con una pausa devi stare in silenzio.
Adesso prova a esercitarti.
Ho messo delle frecce rosse nei punti in cui devono cadere i click del Metronomo.
Procedi settando il metronomo a una velocità molto lenta. Quando senti di padroneggiare la faccenda, aumenti la velocità.
Contare i sedicesimi
C’è ancora una cosa che dobbiamo aggiungere per perfezionare il nostro metodo di lettura ritmica basato sul counting.
Nella lezione precedente abbiamo visto che esistono note più brevi degli ottavi.
Esistono i sedicesimi, i trentaduesimi e i sessantaquattresimi.
Non ci avventureremo nella lettura di trentaduesimi e sessantaquattresimi, per due motivi:
1) Il sistema di lettura attraverso le sillabe diventerebbe così complicato che perderemmo più tempo a imparare a usarlo che a usarlo.
2) Una volta imparato a leggere facilmente i sedicesimi non sarà difficile applicare gli stessi principi anche a note più brevi.
Allora, secondo te, cosa dobbiamo fare per leggere i sedicesimi?
Dobbiamo aggiungere nuove sillabe!
Ricapitoliamo:
– Per leggere i quarti usiamo le sillabe: un – du – tre – quat.
– Per leggere gli ottavi usiamo la sillaba e.
Invece, per leggere i sedicesimi andremo ad aggiungere queste sillabe:
i e da.
In questo modo:
Prova questi esercizi:
E ora fatti sotto!
Ok, a questo punto dovresti aver capito come funziona il metodo.
È giunto il momento di darci dentro: senza esercizio non imparerai un bel niente.
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Sembra interessante ma aspetto di leggere qualcosa.Mario Di Leo
Ciao Mario, trovi i file con gli esercizi nell’Area Riservata, quando ti iscrivi al Bollettino
Ottimo!
Grazie Francesco!
Bene, sempre più interessante.
Grazie!