Oggi sono stato al funerale di un carissimo amico di famiglia, per me praticamente uno zio. Una chiesa gremita, segno che c’era davvero un sacco di gente che gli voleva bene.
Qualche ora dopo, ho saputo della scomparsa di Pete Seeger, uno dei più grandi in assoluto. Non solo perché ha scritto belle canzoni. Non solo perché se ne è sempre fregato delle mode. La sua opera monumentale di recupero delle American ballads è stata e continua a essere una fonte di ispirazione per tutti gli amanti del folk.
Non c’è connessione tra i due fatti, ovviamente. Però domani mi sparo il buon vecchio Pete per tutto il giorno. Pensando al mio quasi-zio.