Nei prossimi giorni, negozi, metropolitane e centri commerciali ci sbomballeranno con le canzoni natalizie: quelle canzoni pallosissime sempre uguali ma che fanno tanto atmosfera. Xilofoni e campanelle con abbondanti dosi di archi e cori gospel. Cos’è il Natale senza un coro gospel?
Sì, ma a Natale la musica ci sta bene.
In alternativa, le radio ci propineranno Last Christmas degli Wham!, che è uscita 29 anni fa e che da allora impazza nel periodo che va dall’8 al 31 dicembre. Per scampare ai cantanti in stile soul che gorgheggiano motivetti sciropposi, ci si aggrappa a una vecchia canzone synth-pop. A proposito, originariamente doveva chiamarsi Last Easter e doveva uscire a Pasqua, ma poi i discografici hanno pensato che a Natale si sarebbe venduta di più, così hanno cambiato titolo e testo. Perché? Perché a Natale la musica ci sta bene.
Per le strade di Roma, in questo periodo, gira un gruppetto di due o tre babbinatale che suona le canzoncine natalizie con gli ottoni, in versione jazz. Credo siano romanì che cercano di battere il ferro finché è caldo. Perché a Natale la musica ci sta bene.
Avete presente la canzone della Coca-Cola, quella della pubblicità che diceva: Vorrei cantare insieme a voi in magica armonia… ? Cioè, questa è la traduzione italiana, quella originale recitava I’d like to teach the world to sing in perfect harmony… Risale al ’71 ed è stata un successo planetario, al punto che è rimasta la colonna sonora della bevanda americana per almeno un quindicennio. Era legata in particolare agli spot natalizi. Beh, un famoso guru del marketing che ha lavorato in Coca-Cola afferma che quello spot non incrementò le vendite di una sola lattina. La Coca-Cola però guadagnò coi diritti della canzone, reincisa da un paio di gruppi e finita in vetta alle classifiche inglesi.
Gli esperti diranno che è un interessante case study e bla bla bla. Per me, il motivo è che a Natale la musica ci sta bene, le bibite fredde e gasate un po’ meno.
Ma perché sto dicendo tutto questo? Sì, vengo al dunque. Perché tra pochissimi giorni pubblicherò un nuovo singolo. Un euro per scaricare due canzoni (la title-track e la bonus-track). Le potrete scaricare nel formato digitale che preferite (Mp3, Wave, Flac). Ovviamente, come sempre, le potrete ascoltare gratis da questa pagina.
Insomma, venite a sentire.
Ma se poi vi piace quello che sentite, pagatemi sto caffè, che diamine! Che a Natale la musica ci sta bene!
Il Bambinello says
A proposito, Natale è ormai passato, ma non credi che Il Natale si sia un po’ incancrenito in questi ultimi anni? Secondo me sta assumendo connotati quasi sinistri, appunto in tutta questa mielosità delle pubblicità unità alla pervicacia del battage… Ma poi vogliamo parlare degli insopportabili manichini-Babbo Natale che ballano o meglio ancora di quelli che restano impiccati alle finestre dei palazzi fino a primavera inoltrata? La classica festa tanto bella quando sei infante e una colossale rottura di coglioni quando cresci e i regali li devi fare (e li DEVI fare).
Luca Ricatti says
Guarda, il fatto di scambiarsi regali per rinsaldare i legami sociali è una cosa vecchia quanto l’uomo e presente in varie latitudini del mondo. Magari il problema è che la società dei consumi rende questa cosa stressante e dispendiosa, così che diventa più un peso che un piacere.
Ma i Babbi natale appesi sono brutti, concordo.