Siamo in fila sotto il sole. Fa caldo.
Io mi rigiro tra le mani il plettro di metallo. Non avevo mai visto un plettro di metallo.
«Wow – dico – non avevo mai visto un plettro di metallo».
«Te lo regalo». Il tipo in coda davanti a noi forse è rimasto colpito dal fatto che due ragazzini di 17 anni siano arrivati da Roma per fare la fila lì, all’estrema periferia di Milano. E poi gli ho detto che anche io suono la chitarra.
Il mio amico ha pensato ai biglietti, io ho fatto le telefonate per capire come muoversi. Mi hanno assicurato che per il ritorno ci saranno le navette che ci riporteranno alla stazione.
Finalmente entriamo. Attraversiamo tutto il parco acquatico dove è stato organizzato il festival. Troviamo il palco principale, ci sistemiamo abbastanza vicini. Intanto il cielo comincia ad annuvolarsi. La prima cosa bella che vediamo è una band a noi sconosciuta, i Cranes. Il chitarrista armeggia all’infinito con un attrezzo elettronico enorme da cui partono delle specie di basi registrate.
Quando finalmente riescono a suonare sono una rivelazione, scopriamo che ha ancora un senso fare musica gotica, almeno in quegli anni: è il 1995. Vabbè, ora sto divagando. Insomma, succedono altre cose e alla fine arrivano loro. [Read more…]