Ieri sera ho visto l’acclamato Elysium. Sono un fan di cinema e narrativa fantastici/fantascientifici, perciò ero curioso. Il film non è male, ma neanche sto granché. È godibile, sì, però c’è anche di meglio. Perché sta mania degli americani di far finire sempre tutto in sparatorie, esplosioni e scazzottate tra machomen, alla lunga stufa. E poi pure la storia non è mica originale. Parla di un futuro distopico in cui i ricchi della Terra abbandonano il pianeta, dopo averlo mandato in malora, e i poveracci devono restare a cavarsela come possono. Non che sia una cosa grave, per carità (gira e rigira le idee quelle sono), comunque il tema è stato già declinato in tanti modi. Persino io ho contribuito, più o meno 10 anni fa, pizzicando le corde della mia chitarra. Quando misi in musica un testo di Paolo Coppini, uno dei più geniali e divertenti che lui abbia mai scritto: Diluvio universale N°2. I fan di Coppini la conoscono bene questa canzone, è una delle loro preferite. Appena gli feci sentire la base blues per chitarra fingerstyle, Paolo prese subito a cantarci su, come se l’avesse scritta lui trent’anni prima. Divenne uno dei nostri cavalli di battaglia. La sentite cliccando play qui a sinistra. Buon ascolto. |
L’ultimo concerto di Coppini
Esattamente 5 anni fa moriva Paolo Coppini. È una buona occasione per pubblicare il racconto del suo ultimo concerto. Che doveva esserci ma invece non c’è stato. Però poi quasi sì.
Primavera del 2008. Abbiamo organizzato una serata al Caffè Libreria Flexi di Via Clementina a Roma, nel Rione Monti, un bel locale che oggi non c’è più. L’evento prevede la proiezione di Romanina blues (il documentario di Stefano Romani su Paolo Coppini) e poi il concerto: a me spetta la chitarra, a Coppini spettano voce, presenza scenica, kazoo, chiacchiere, battutacce e stonature consuete. C’è gente e la serata promette bene. Ma arrivano gli ispettori della SIAE. E arrivano in giacca, cravatta e valigetta. [Read more…]